In una Berlino trasformata in occasione della Berlinale, il Festival Internazionale del Cinema, è stato proiettato l’ultimo film di Lars Von Trier, Nymphomaniac, una pellicola che ha diviso la critica portando con se uno strascico di polemiche e accuse.



In primis quelle che gli organizzatori del Festival di Cannes hanno mosso al regista di Nymphomaniac, il già citato Lars Von Trier, accusato di essere una persona non grata in seguito alle infelici battute lanciate su Hitler e gli ebrei durante la presentazione di Melancholia nel 2011; personalità forte e spirito mai domo, Lars von Trier ha risposto a tono disertando la conferenza stampa e indossando una maglietta con il logo del Festival di Cannes e la scritta ‘Persona non grata’.





Dopo aver mancato la conferenza, Von Trier ha rincarato la dose affidandosi ai 140 caratteri messi a disposizione da Twitter: ‘Scusate ho dimenticato la conferenza alla Berlinale - ha scritto - ma sto provando a decidere se credere a Dylan o a Woody Allen’.



Nymphomaniac Volume I, che in Italia uscirà a marzo distribuito da Good Films, vede un cast di tutto rispetto capitanato da Uma Thurman, con Stacy Martin (nei panni della giovane protagonista Joe), Shia LaBeouf, Charlotte Gainsbourg, Stellan Skasgard e Christian Slater: terzo film di quella che Von Trier ha definito la trilogia della depressione, Nymphomaniac percorre numerose tematiche, affrontando il tema della sessualità femminile in combinato con i principi della morale e della religione.





Esposti alla ghigliottina di stampa ed opinione pubblica, film del genere sono sempre molto delicati da decifrare; inevitabili le critiche, vuoi perché la pellicola sconfina presentando eccessive scene di nudo, vuoi per l’esatto opposto, la mancanza di scene spinte che farebbero pensare ad un contenitore vuoto. Trovare il giusto mix non è mai facile, e lui Von Trier, con il suo Nymphomaniac ha chiaramente deciso di schierarsi, con le numerose scene a luci rosse ad aver indispettito una buona parte di critici e addetti ai lavori.

'E' uno sterile esercizio provocatorio' è stato il commento più gettonato al riguardo.



Intercettata sull’argomento, Stacy Martin ha sottolineato come ‘interpretare Joe (la ragazza ninfomane protagonista del film) costituisse un’opportunità irrinunciabile’, puntando tutto sulla complessità di un personaggio che è ben lontano dall’essere solo nudo e perversione.





Polemiche a parte, i cultori di Lars Von Trier hanno celebrato Nymphomaniac come una summa del suo cinema; i pareri divergono notevolmente da chi grida allo scandalo a chi vede nella pellicola una celebrazione della donna in ogni sua forma ed espressione. In mezzo, una schiera di appassionati del genere e semplici curiosi che non vede l’ora di potersi misurare col film. In Italia non dovremo attendere ancora molto; l’uscita, come accennato, avverrà tra circa un mese.