Al via il Programma di didattica integrativa e innovativa per il contrasto della dispersione che, nell'intenzione del Ministero retto dalla Prof.ssa Carrozza, dovrebbe potenziare gli strumenti e le strategie didattiche messi in campo dalle scuole per contrastare o quanto meno far diminuire il fenomeno degli abbandoni scolastici nella Scuola dell'obbligo in particolare. Il decreto firmato dal ministro, contemplato dal D.L. "L'Istruzione riparte" prevede un finanziamento di 15 milioni di euro, suddiviso tra le Regioni.

I dati della dispersione scolastica

I dati degli abbandoni, forniti dallo stesso Ministero, sono a dir poco allarmanti: il 17,6% di ragazzi abbandonano gli studi, nello specifico 5 bambini su 100 si fermano alla licenza elementare, 32 dopo le medie e 17 non finiscono le superiori.

Questo dato pone l'Italia dietro la Spagna (24,9%) e il Portogallo (20,8), nel mentre la media europea si attesta al 14,1.

Le proteste

Ma il criterio di assegnazione dei fondi alle regioni non soddisfa né i sindacati che protestano perchè non sono stati interpellati e neanche il responsabile welfare del PD, Davide Faraone: "Così facendo il divario tra scuola del Nord e del Sud non si ridurrà mai" afferma indispettito.

La ripartizione

Alle regioni del mezzogiorno, dove gli abbandoni scolastici e le bocciature sono più significative, arrivano meno fondi rispetto alle regioni dell'Italia settentrionale e centrale. Alla Lombardia, per esempio, dove gli abbandoni toccano punte del 15,34 per cento, si destinano 2,2 milioni di euro, mentre alla Campania, dove il fenomeno sfiora il 22 per cento, se ne danno 1,8; alla Sardegna, con un tasso di dispersione del 25,8%, andranno complessivamente 492.820 euro.

La Sicilia riceve 1,56 milioni contro il milione e 361mila della regione Lazio, sebbene abbia un 25% di abbandoni contro 13% di dispersioni.

Ciò si è reso possibile in quanto la ripartizione dei fondi è stata effettuata non tenendo conto delle cifre della dispersione, ma in base al numero di alunni iscritti in ogni singola regione.

Le modalità

Le scuole potranno presentare i propri progetti agli Uffici Scolastici Regionali entro il prossimo 28 febbraio. A questi spetterà il compito di selezionare i progetti da finanziare.