Walt Disney: un genio, due volti... che sia davvero così?! Non c'è pace in terra per il papà di Mickey Mouse a pochi giorni dall'uscita nelle sale italiane dell'atteso "Saving Mr Banks". Il film parla della "corte" che Disney fece ininterrottamente per anni alla scrittrice P.L.Travers al fine di ottenere i diritti per l'adattamento del romanzo "Mary Poppins" e trarne quel musical che tutto il mondo conosce ed ama. Meryl Streep (mica una qualunque!), in occasione del National Board of Review (appuntamento preparatorio alla serata degli Oscar) ha sparato a zero sulla figura di Disney definendolo "antisemita e misogino".

Walt Disney quindi, oltre ad essere stato un massone (membro dell'Ordine Internazionale DeMolay) ed aver "testimoniato" questa sua appartenenza più volte (permettendo addirittura ad uno dei suoi animatori, Fred Spencer, nel 1932, di disegnare tavole di Topolino di chiaro orientamento massonico) era anche un misogino, un antisemita e detestava i gatti!

"Walt Disney - ha detto la Streep - appoggiava un gruppo impegnato a fare azione di lobby nella nostra industria contro gli ebrei", dopodiché l'attrice ha rincarato la dose dando al defunto produttore del "gender bigot", riferendosi come prova ad una lettera datata 1938, inviata dalla sua compagnia ad una donna che voleva proporsi come animatrice per la Disney.

In base alla lettera citata dalla Streep le idee di Disney sulle donne nel campo creativo erano drastiche e supportate da varie dichiarazioni di alcuni collaboratori della compagnia e di uno degli animatori, Ward Kimball, il quale ricorda quanto il vecchio Walt fosse diffidente verso donne e gatti.

Gatti come Lucifero, il perfido felino della matrigna di Cenerentola: in un momento particolare del film Cenerentola stessa sostiene che "Lucifero ha un lato buono", ennesimo messaggio subliminale presente nei classici Disney?

Dal busto di donna nudo presente in un frame di "Bianca e Bernie" al fallo malamente camuffato nella locandina de "La Sirenetta" passando per la parola "SEX"  destinata  a promuovere la promiscuità sessuale tra i giovani, presente in vari frame de "La Bella e la Bestia" ed "Il Re Leone" (quest'ultimo pare incredibilmente somigliante ad un vecchio anime giapponese, "Kimba il leone bianco", per sceneggiature ed inquadrature).

Dulcis in fundo molto clamore suscitano le "lolitine" che iniziano la propria carriera proprio per la Disney: dalle "vecchie glorie" Britney Spears e Christina Aguilera (nel "Mickey Mouse Club") alle più attuali Selena Gomez e, la più clamorosa Miley Cyrus (il suo sconvolgente cambiamento da star dello show "Hannah Montana" a ribelle ed ipersessualizzata cantante è sotto gli occhi di tutti). C'è chi parla di complottismo, chi difende la figura da "eroe positivo" di Disney e chi continua a chiedersi... e se Meryl Streep avesse davvero ragione?