"La Grande Bellezza" ce l'hafatta: il film di Paolo Sorrentino è entrato nella cinquina dei filmche si contenderanno l'Oscar come miglior film straniero. Il successodi Paolo Sorrentino arriva nove anni dopo "La bestia nel cuore"diCristina Comencini e ben 16 anni dopo il successo de "La vita èbella" di Roberto Benigni.

La lunga marcia di Sorrentino

La nomination degli Oscar è stata unasorpresa non del tutto inaspettata. Il film di Sorrentino aveva benfigurato al Festival di Cannes, dove, tuttavia non aveva ricevutoalcun premio. Poi la vittoria agli EFA, i cosiddetti Oscar europei dove aveva conquistato i premi come Miglio film, Miglior regia,Miglior attore (Toni Servillo) e Miglior montaggio (CristianoTravaglioli).

La lunga marcia di Sorrentino e i suoi era proseguitacon la candidatura ai Bafta inglesi, per poi approdare alla vittoriadel Golden Globe, avvenuta qualche giorno fa. Ma ora la sfida si faindubbiamente più affascinante e difficile.

Gli avversari

L'avversario più difficile, per lavittoria finale, sembra essere "The Hunt" di Thomas Vintenberg,una storia cupa e complessa su un padre sospettato di pedofilia.Nella rosa di candidati ci sono anche "The Broken Circle Breakown"di Felix van Groeningen (Belgio), il film del regista cambogianoRithy Panh, "The missing picture" e "Omar" di Hany Abu-Assad(Palestina).

Sono rimasti fuori dalla rosa deicinque finalisti altri due film molto promettenti come "TheGrandmaster" di Wong Kar-wai, di Hong Kong, e "The Notebook"dell'ungherese Janos Szasz.

"La Grande Bellezza" è uscitonelle sale statunitensi a metà novembre e ha riscosso consensipositivi sia da parte del pubblico che della critica. Ha colpitosoprattutto la cavalcata del film dentro Roma e l'umanità che laabita, la grande libertà dello strumento cinematografico e lacapacità di rappresentare il declino italiano.

Ora l'appuntamento è per la sera del 2 marzo a Los Angeles.