Frozen, il regno di ghiaccio, ultima fatica della Disney. Oltre ad essere un film che, considerate le previsioni, otterrà unnotevole successo, è una produzione che merita un'attenzione particolare perchécontiene due novità interessanti.

La storia che viene narrata è ispirata a "Laregina delle nevi", una fiaba di Andersen, che non è proprio di facile lettura, ma comesostiene la moderna pedagogia, sono proprio le fiabe a contenere, un po'come gli antichi miti greci, quella simbologia che ci permette di decifrare esciogliere i tanti problemi e ingorghi in cui si blocca il fiume della vita.

Lavita presenta, come sappiamo, ogni tanto, i suoi conti in sospeso, ma con questameravigliosa fiaba sembra venire posta sul tavolo la questione delle questioni:la felicità.

E dove passa la felicità se non attraverso le vie degliaffetti più veri?

In questo caso l'affetto sincerò è quello tra Anna ed Elsache non sono bambine qualunque, ma due principesse. Una di esse possiede nelle mani un potere terrificante, quello dimutare in ghiaccio qualunque cosa che tocchi, persino il cuore della suaamatissima sorella. Così i genitori la allontanano da lei e lei, consapevole,prima che accada l'irreparabile si isola andando a vivere in un castello dighiaccio irraggiungibile tra le vette più ardue.

Ma la sorella non si dà pace, ha un principe che vuolesposarla, ma la fanciulla, desiderosa di riprendere l'affetto della sorella, correa cercarla.

E nella ricerca si imbatte in un umile giovane che permestiere fa il trasportatore di ghiaccio. Costui è pronto ad aiutarla, è capacedi amare ed ha un cuore generoso. Tanti saranno i problemi che la fanciulladovrà affrontare, ma alla fine riuscirà nel suo scopo e le due sorelle siricongiungeranno.

Il gelo scomparirà da Arendelle e la vita tornerà a scorrere come un fiume calmo.

Le immagini che la Diney crea, a simboleggiare le difficoltàsono suggestive, come quella del mostro di ghiaccio, del castello di ghiaccio,e degli aculei che la principessa malata lancia contro il mondo per il suopotere. Durante la concitata narrazione, lo spettatore è accompagnato da una strana creatura, Olaf, la cui voce èdoppiata da Enrico Brignano, e dalla comica renna Sven.

Ma alla fine, una volta smascherate le malvage intenzionidel primo fidanzato della principessa, e riportato l'asset degli affetti suigiusti equilibri, l'evento che rimane nella memoria dello spettatore è lafatica fatta dalla principessa sana per riconquistare e riprendersi l'affettodella sorella.

Una fiaba sugli affetti, nella quale a vincere è l'intraprendenzadi una fanciulla. Le fanciulle non stanno a ricamare in casa, ma si battono eattraversano il mondo con la fierezza di giovani amazzoni. Ecco dunque lanovità, anzi le novità: il trionfo degli affetti più veri e la figura di una eroinadonna che ha il coraggio di battersi sino alla fine e da sola. Le donne inDisney recuperano finalmente il loro spazio, anche nelle fiabe di Natale.