Dal 19 novembre 2013 anche sui francobolli statunitensi sipossono trovare le immagini di una delle storie più conosciute del mondo: quelladi Harry Potter. Sono vari i film usciti nel corso degli ultimi anni emolte delle scene, con i relativi protagonisti, sono riprodotte sui francobolliin questione: si può trovare lo stesso apprendista mago Harry Potter (DanielRadcliffe), Hermione Granger (Emma Watson), Ron Weasley (Rupert Grint), e tantialtri.

I francobolli, 20 per la precisione, sono inclusi in unlibretto che può essere acquistato interamente al prezzo di 9,20 dollari.

Si tratta di francobolli senza scadenza, dettiappunto "forever stamps".

I media hanno naturalmente prestato il massimo dell'attenzionenella divulgazione della notizia, spinti anche dalle Poste statunitensi (Usps: United StatesPostal Service) chehanno chiesto un'ampia copertura per l'emissione straordinaria. Altre volte,infatti, le Poste negli Usa hanno emesso francobolli a tema, e il successo nonha tardato ad arrivare. Peccato che Harry Potter non sia americano, come fanotare l'ex presidente della Citizens' Stamp AdvisoryCommittee (la società che "consiglia" suisoggetti da riprodurre sui francobolli), JohnHotchner: "E' straniero, ed èun'operazione palesemente commerciale". Le vicende di Harry Potter, ideatedalla scrittrice J.

K. Rowling, sono infatti ambientate nell'Inghilterra deglianni '90.

L'emissione straordinaria dei francobolli di Harry Potter daparte delle Poste Usa sarebbe così una mera strategia di marketing, e non sipotrebbe ricondurre ad un'operazione culturale, così come evidenziato dal blogger Don Schilling sul Washington Post: "Ifrancobolli sono opere d'arte e piccoli pezzi di storia, non dovrebberoseguire l'ultima moda per vendere".

E le Poste americane nonsmentiscono, ammettendo: "C'è bisogno di spostare l'attenzione verso francobolli piùcommerciali", considerata ormai la preferenza dei cittadini dell'utilizzo Internet per le comunicazioni, a discapito delle lettere.Non è un caso se sui francobolli americani si può trovare anche Ray Charles.

In ogni caso, che la saga di Harry Potter avesse sbancato ibotteghini di tutto il mondo lo sapevamo già, e anche che i collezionisti sonotanti, ma quella dei francobolli è un'idea che annovera le avventure delpiccolo mago nella storia della cultura filatelica.