Francois Ozon è un cineasta del 1967 che ha al suo attivo già diverse pellicole. Il film precedente a questo è Nella Casa del 2012 e Il rifugio del 2010. Il suo tema prediletto è l'indagine sugli adolescenti di oggi e sulle condotte amorose, perché anche il sesso è uno strumento di indagine sulla personalità.

Il film uscito da poco sulle sale italiane, 'Bella e Giovane' la cui protagonista è interpretata dalla modella Marine Vacth, tratta un tema scottante e mette un po' il dito sulla piaga. Tema centrale è la condotta licenziosa di una giovane di diciassette anni di famiglia agiata, figlia di genitori separati, che si prostituisce senza una ragione plausibile.

E' bella, studentessa di un liceo parigino, con madre che lavora ed accanto, quando è in casa, un fratellino (Fantin Ravat) che le vuole molto bene. Sembrerebbe un quadretto normale e sereno. Vacanze in riviera, insieme ad altra coppia di amici, e poi la vita a Parigi in una bella casa borghese.

Eppure in questo quadro di benessere scintillante e di normalità borghese qualcosa non quadra, almeno nella testa della diciassettenne, la quale trova l'occasione per sbarazzarsi della sua verginità, e con un certo cinismo dirà poi ' E' fatto' , ma dopo, sempre con eguale freddezza, lascia il suo compagno, ritorna a Parigi, riprende a frequentare il Liceo e con un apposito sito dove carica foto osè, si mette a prendere contatti e a frequentare camere d'albergo.

La cosa le piace, le crea quel certo suspence che è acuito dalle laute somme con cui si fa pagare e tutto procede nella assoluta segretezza fino a quando non arriva il momento clou. Uno dei clienti più buoni con lei le muore tra le braccia durante un amplesso. Lei fugge, è disperata. Ma quando a seguito delle indagini la polizia le piomba in casa, la sua condotta affiora e viene riferita alla madre.

Da questo momento il film prosegue in una sequela di azioni riparatorie, con una sorta di amoruccio che sembra nascere tra lei e un coetaneo, che potrebbe mettere in pace l'animo della madre. Ma tutto questo ha la durata di un lampo. Cosa c'è nella testa della adolescente? Perché la fanciulla continua ad essere inquieta e depressa?

Questo lo spettatore lo scoprirà da sé. Quello che conta rimane la sensazione di vuoto che riempie la testa della fanciulla, la sua indifferenza radicata, che sembra essere lievemente scalfita dalla morte del suo cliente e dal colloquio con la moglie di lui, interpretata dalla famosa attrice Charlotte Rampling.

Ecco dunque cosa Ozon, il regista denuncia. Alla domanda che la polizia rivolge alla madre,'Ma lei signora soddisfava le richieste di sua figlia?' La donna dichiara che ogni suo capriccio veniva appagato, così come faceva il padre. Dunque non sono i bisogni materiali che inducono la giovane a fare quello che fa.

Il quadro di analisi che si apre è desolante. Il vuoto di emozioni forti, la sete di affetti mancati indurrà la giovane a prostituirsi.

Sono come al solito i palliativi che finiscono col dominare e distruggere. Quando il film volge al termine, anche grazie alle canzoni di Francois Hardi e i versi di Baudelaire, lo spettatore si porta dentro per molto l'immagine di una bellezza straziata, di una grazia che è stata sporcata irrimediabilmente per riempire un vuoto, un vuoto totale.