E' una storia semplice quella che ci racconta Pascal Plisson, documentarista francese, ma una storia che il regista riesce sapientemente a tenere alta, creando continuamente suspence. E' la storia di un viaggio di quattro bambini del terzo mondo verso le loro rispettive scuole. Un viaggio pieno di pericoli e di incertezze.

In Kenia Jakson e la sua sorellina devono percorrere ogni giorno a piedi ventidue chilometri per raggiungere la scuola. Attraversano zone aride, e vi è un posto dove si radunano gli elefanti che è particolarmente pericoloso.

Portano con sé una tanica d'acqua e si fermano ogni tanto ad assaggiare qualche fico d'india.

In Marocco Zahira con le sue due amiche deve attraversare e costeggiare i versanti delle montagne dell'Atlante prima di arrivare alla scuola, hanno nella borsa una gallina che baratteranno con un po' di datteri in un mercato di una cittadina vicino alla loro scuola.

In Argentina Carlito sale in sella al suo cavallo e dietro si porta la sorellina di cinque anni. Anche loro sono alle prese con sentieri impervi e in certi punti scivolosi, ma arriveranno. La sorte peggiore è quella di Samuel, spastico, costretto a muoversi in una carrozzella che trascinano i suoi due fratellini. Eppure nel percorso che tutti i giorni fanno incontrano persone buone che li aiutano.

Tutti sono intenzionati ad andare a scuola, perché sanno che solo la scuola sarà il mezzo per il loro riscatto.

C'è una tensione nel cuore di tutti e quattro e un'aspettativa che li induce ad affrontare qualunque sacrificio pur di vedere coronati i loro sogni. Jackson vuole fare il pilota d'aerei e con determinazione si mette sull'attenti per l'alzabandiera, Samuel vuole diventare medico per curare i bambini ammalati come lui, Zahira vuole diventare medico e dare aiuto a tutti i bisognosi.

Pascal Plisson racconta tutto questo con la semplicità di chi non vuole stupire, c'è verità e suspence nella sua narrazione e alla fine, quando intervisterà i suoi attori è magnifico sentire Samuel pronunciare un simile pensiero ' Veniamo in questo mondo con niente e lo lasciamo con niente' Ma ancor più bello è sapere cosa hanno fatto i ragazzi per inseguire il loro sogno.

Invitiamo a vedere questo film che ci mostra paesaggi meravigliosi, luoghi deserti e impervi dove la fatica del vivere quotidiano è centuplicata rispetto al nostro mondo. Ma soprattutto attraverso la narrazione di questi quattro viaggi lo spettatore riceve un messaggio di speranza che riempie il cuore e porta a credere che si può molto quando con intensità lo si vuole.