Il libro di Hari Koudounas edito da SBC EDIZIONI e presente in esposizione nella vetrina della libreria Canonici ad Ancona in corso Garibaldi ha ricevuto una presentazione calda e circostanziata da parte di Leda Marazzotti Marini, scrittrice e poetessa di successo. Scrive da sempre.

Personalmente la conobbi alla Circoscrizione di Posatora durante i corsi di poesia tenuti da quell'incomparabile poeta che è stato Scataglini, inventore di un nuovo linguaggio, un impasto di dialetto anconetano e italiano colto. Il calore con cui Leda ha compiuto questa presentazione è già una garanzia.

Ma veniamo alla trama di MP213 Tokio-Salonicco, il volo della verità.

La storia è quella di Petros ( alterego dell'autore) , professore di storia e lingue antiche ed orientali che viene incaricato dalla Chiesa Ortodossa Greca di effettuare indagini sugli eredi dello scomparso Nikiforos, il suo maestro filosofo della adolescenza. Ed ecco l'impatto col suo diario. Tale studioso aveva avuto contatti con i maestri del pensiero orientale, in particolare quello giapponese, e questo spiegherebbe le ragioni del volo Salonicco-Tokio, ma quello che più interessa nel libro e che costituisce la matrice di tutta la riflessione è la risposta alla domanda, quale è il nostro posto nel mondo, quale funzione dobbiamo adempiere in vita.

L'autore durante l'incontro ha raccontato di aver passato molte estati da bambino a Pilli, paesino a 48 km dalle Meteore, punto di passaggio e di confine tra la Tessaglia e l'Albania. In questa località è stata eretta intorno al 1283 una chiesa bizantina dedicata alla Madonna: Madonna in greco si traduce Panagia, ecco svelata la ragione delle due lettere MP.

La chiesa venne eretta da una nobile famiglia greca Degli Angeli.

Durante accurate ricerche dalla Biblioteca Pubblica di Montevergine provincia di Avellino spuntò tra le carte un documento attestante che la figlia della famiglia nobile greca era stata data in sposa al Principe Filippo di Taranto e che in dote la famiglia aveva concesso le 'sacre reliquie', ovvero le pietre dell'antica chiesa di Pilli.

Queste pietre si trovano ora , dopo un viaggio attraverso la Croazia, presso la Santa Casa di Loreto.

Haris Koudounas ha raccontato tutto questo per portare una spiegazione anche a quel '213' che compare come titolo del suo libro, l'1 è la monade, l'individulità, il 3 è la creazione, il 2 è il numero dell'armonia, quasi a dire che ognuno nella sua vita deve portare a termine questo cammino che altro non è che il raggiungimento dell'armonia attraverso lo svolgimento del proprio compito. Ognuno ha un suo compito affinchè il creato raggiunga la perfezione, ed è felice quando comprende quale è il suo compito, lo svolge e contribuisce attraverso la sua opere, piccola o grande che sia, a migliorare questo povero mondo.

Un pomeriggio intenso e un libro in cui ciascuno di noi può trovare ragioni per riflettere e rispondere agli immancabili quesiti esistenziali.