Oramai sono passati 50anni dalla morte dell'attrice hollywoodiana Marilyn Monroe ma ancora si parla di lei. Marilyn Monroe morì il 5 agosto 1962 all'età di 36 anni. L'iconadel Cinema hollywoodiano protagonista di tanti classici del cinema come "Gli uomini preferiscono le bionde", "Quando la moglie è in vacanza" , "A qualcuno piace caldo" e tanti altri sarànuovamente protagonista di un documentario sulla sua vita privata intitolato "Love Marylin – i diari segreti" di Liz Garbus realizzato grazie aidocumenti ritrovati alcuni anni fa da Anna Strasberg,la vedova del fondatore degli Actor Studios nonchè insegnante di recitazione diMarilyn .

Il film-documentario sarà proiettato negli Space Cinema dal 30 settembre al 2 ottobree dal 9 ottobre sarà possibile acquistarlo nella collana Feltrinelli Real Cinema. La regista attraverso questo film cerca dispiegare tutti gli aspetti intimi dell'attrice noti solo ai parenti e agliamici più stretti. Liz Garbus per ilrealizzare il documentario-film ha cercato materiale inedito che l'aiutasse acapire di più la Monroe. E così la vediamo attingere materiale inedito dalettere, diari, documenti personali, poesie e anche ricette scritti di pugnodalla stessa Monroe per poi trasporlo in versione cinematografica mediantel'interpretazione di attrici come Glenn Glose, Viola Davis, Maria Tomei, UmaThurman, Ellen Burstyn, Lili Taylor, Elisabeth Banks, Ellen Burstyn, Janet McTeer e anche la più giovane Lindsay Lohan.

La regista Garbus è già nota al pubblico per i suoidocumentari, infatti ha vinto un Emmy edè stata candidata all'Oscar. Conquesto film-documentario la regista vuole raccontare la vera Marilyn, quellalontana dal successo. Il film inizia raccontando della giovane Norma Jeane Mortenson appenagiunta a Hollywood e delle concessioni che dovette fare come altre attrici peressere notata dai produttori fino alla decisione di Norma di trasferirsi a New York per studiarerecitazione.

La regista si sofferma molto sui due mariti della Monroe: Joe diMaggio che le resterà sempre accanto e Arthur Miller che la lascerà sola in momenti di difficoltà, come ilricovero nell'ospedale psichiatrico negli anni 60.