Max Pezzali si confidaa Panorama in una lunga intervista in cui parla a ruota libera degli anniOttanta che definisce tanto straordinari quanto orribili, soprattutto per lamoda: "Lespalline imbottite, prima di tutto. Stile Miami Vice. Per fortuna non sono più tornate. Un altro dettaglio dilook che non si è più riproposto è la vita alta dei pantaloni, con la cintura all'altezza dell'ombelico. Unorrore: le ragazze sembravano grasse anche quando non lo erano".

E lamusica di quegli anni? Il cantautore afferma che, nonostante il successo l'abbia ottenuto negli anni Novanta, tutto il suo retaggio musicale proviene dagli anniOttanta, periodo in cui sono nati due dei generi che ama di più cioè la newwave e il rap.

Soprattutto quest'ultimo genere musicale è particolarmente caroa Max Pezzali, che se la prende con chi non lo considera musica: "Il rap oggi è parte del nostro vissutoperché ha superato brillantemente l'esame di maturità, è entrato nella forma della dimensione canzone,è uno dei generi in cui si esprimono i testi più interessanti".

Per il cantante ilsuccesso è arrivato nell'estate del 1992 e per lui arrivareanche solo al settembre dello stesso anno sulla cresta dell'onda era un sogno irrealizzabile.Dopo venti anni di successi registrare un disco in cui duetta con i miglioriinterpreti della musica italiana è un traguardo non da poco che, spiega,mostrerà con orgoglio a suo figlio quando sarà cresciuto.

Oltre al tour che partirà il 7 novembre, Max Pezzali pensa già ai progettifuturi tra cui dei fumetti scritti insieme all'altra metà degli 883, MauroRepetto. "L'idea sarebbe quella di scrivere una storia sulle elezioni mondiali,sulla replica del Dna dei grandi personaggi del passato. Ma è ovvio, noipossiamo solo occuparci della storia. Per la parte grafica ci vogliono deigrandi professionisti".