All'indomani delle elezioni, esce per i tipi delleEdizioni Neo un libro che coglie a pieno l'aspetto clownesco in cui èprecipitata l'intera classe politica italiana, meglio "itagliana". Nel libro diPep Marchegiani "Circo itaglia"(pagg. 132, € 15.00, 2013), nessun politico viene risparmiato dalla matita dissacratoriadell'Autore.

Una classe politica sovranae sempre uguale a se stessa. Ci sonotutti: da Napolitano a Bersani, da Berlusconi a Gasparri, da Monti a Fassino, da Buttiglione aMaroni, e via elencando. 130 tavole in cui i politici sono straordinariamenteritratti con viso da pagliaccio in biacca, cerone e naso rosso ad emblema del"circo itaglia".

Marchegiani è considerato tra i maggiori esponenti dell'arteNeo-Pop internazionale.

A guardare lamano felice del "catalogo" parrebbe proprio di sì: un'eccellente galleria incui sono esposti i rappresentanti dello Stato. "Circo Itaglia" è sì un libroillustrato, ma richiede anche un'attenta lettura, poiché ogni ritratto èdidascalicamente accompagnato da una frase pronunciata proprio dai politicidurante la loro carriera. In mondo che reclama uguaglianza ed integrazione, applicazionedei diritti civili, politiche di genere, tutele ambientali, testamentobiologico, l'Italia resta avvolta da un immobilismo sconcertante. Da noi valeancora la regola dell' "hortus conclusus" da coltivare e, se possibile, estenderenel più assoluto cinismo ed egoismo.

Chissà mai cosa potrebbe esserci "oltre" asconcertare, a mettere indubbio. Meglio non sapere. Pertanto, ignorare,chiudere gli occhi. Siamo un popolo di filistei con in giro qualcuno colpassaporto del samaritano. Niente di più. E' un desolante panorama vedere perlo stivale transitare le solite facce, con in bocca le solite promesse, impegnatinei soliti giri di valzer, indaffarati nei soliti cambi di casacca.

Abbiamo unaclasse politica inetta: riforma elettorale seppellita, giacché ciascuna delleparti deve garantirsi il proprio elettorato, riduzione dei parlamentaririnviata sine die, legge che vieti ai parlamentari di cambiare di banco ad ognipuntina da disegno piantatagli nel sedere da qualche politico discolo in mentedei, abolizione del conflitto d'interesse insabbiato, legge anticorruzioneappena accennata.

In un'Italia gattopardesca, in cui tutto cambia (achiacchiere) per non cambiare nulla, forse esiste ancora una speranza. Leultime elezioni ce l'hanno dimostrato.

Fallibilità, limiti, resa, amovibilità,impotenza sono vocaboli che speriamo entrino nelle nuove condotte mentali deipolitici. Pensare che scendendo ci si possa innalzare rappresenterebbe unarivoluzione. Forse, l'unica da noi. Qualche esempio riportato nel libro: "In Sudamericail condono fiscale si fa dopo il golpe, in Italia prima delle elezioni",Tremonti; "La chiesa è una risorsa straordinaria di questo Paese", D'Alema; "Hocomprato una smart con i fondi, io non la uso, perché non riesco ad entrarci",Fiorito; "In trent'anni mi onoro d'averaderito ai radicali, ai verdi, alla margherita", Rutelli; "A volte il senato,la camera votano leggi che noi stessi che le votiamo non è che le capiamo bene",Gasparri; "La crisi è ormai alle spalle", Berlusconi; "Essere gay èoggettivamente sbagliato", Buttiglione.

C'èl'Italia tutta, rappresentata come un circo. Uno dei più grandi clowndel mondo, David Larible, disse: «Il clown è l'unica persona nel circo per ilquale non ci sono limiti». Se è così, i "quadri" di Marchegiani sono davvero terrificanti.