Papa Francesco, nel corso del viaggio di ritorno dalla Terra Santa, ne ha approfittato per intrattenersi con i giornalisti e chiarire alcuni punti fondamentali del suo pontificato. Il Santo Padre, si è innanzitutto scagliato contro la pedofilia, chiudendo qualsiasi ipotesi di apertura o di perdono verso i sacerdoti che si macchiano di azioni così raccapriccianti. Per far capire bene la sua posizione nei confronti dei preti pedofili, dice che si tratta di un tradimento verso: "il corpo del Signore, come nelle messe nere". Poi, continua affermando che verso gli ecclesiastici che si sono resi colpevoli di pedofilia non ci sarà alcun privilegio al momento di stabilire le condanne.

Altro caso scottante che in questi giorni sta coinvolgendo il Vaticano, riguarda i presunti 15 milioni che lo Ior avrebbe versato alla Lux Vide. Il pontefice, innanzitutto premette che sul caso sono in corso ulteriori indagini, e poi aggiunge che finora sono già stati chiusi 1600 conti di tutti coloro che sono stati smascherati nell'utilizzare i soldi della banca vaticana per atti che non rientravano nelle finalità dell'istituto. Papa Bergoglio, infatti, ricorda che: "Lo Ior è per l'aiuto alla Chiesa, hanno diritto vescovi e diocesi, dipendenti del Vaticano, ma niente più". Dunque, si andrà avanti nella pratica di chiudere i conti a tutte le persone che hanno utilizzato i soldi dello Ior per altre forme d'interesse.

Sul celibato dei sacerdoti, il Santo Padre ricorda che non è un dogma, ma: "una regola di vita che io apprezzo tanto". Tuttavia, proprio perché non è un dogma, è un argomento su cui si può discutere, ma il pontefice lascia intendere che al momento preferisce occuparsi di questioni per lui più importanti. Tra queste, la Riforma della Curia: "per alleggerire l'organizzazione" e il tema della famiglia. Alla domanda sulla comunione da concedere alle persone divorziate, papa Francesco risponde dicendo che il problema della famiglia, nella società attuale, non è da limitare solo ai divorziati ma a tutte le difficoltà che i giovani adesso incontrano nello sposarsi e nel mettere su famiglia, preferendo convivere. In ogni caso, Bergoglio non chiude la porta in faccia ai divorziati, sottolineando che: "i divorziati non sono scomunicati" e che sui sacramenti da riconoscergli o meno non si può generalizzare, ma è necessario studiare caso per caso.