Si conclude dopo nove ora l'interrogatorio concordato tra Maltauro, l'imprenditore implicato nella vicenda delle tangenti sull'Expo 2015, e il pubblico ministero Claudio Gittardi. Arriva la prima ricostruzione dei fatti.

Maltauro: 'Ho pagato delle tangenti'

Maltauro, posto agli arresti insieme agli ex imputati di 'Mani Pulite' Greganti e Frigerio al dg dell'Expo, Angelo Paris, all'ex forzista Luigi Grillo e al l'ex Udc Sergio Catozzo, descrive come la sua azienda di famiglia sarebbe stata inserita nel giro delle tangenti sull'Expo con la forza, costretti a pagare per ricevere qualche appalto.

L'imprenditore, si è rivelato propenso a collaborare con la giustizia, ribadendo di essersi trovato a vivere una situazione simile a quella di 'Mani Pulite', in cui aiutò i pubblici ministeri.

Catozzo: scuse rinnovate per la propria condotta

L'imprenditore davanti al pubblico ministero non ha negato i fatti né l'esistenza di una 'cupola' che gestiva, spartiva e supervisionava l'assegnazione degli appalti in cambio di un ritorno economico. Oltre a quello di Maltauro si è svolto quest'oggi, in Procura, anche l'interrogatorio dell'altro imputato che si è mostrato favorevole alla magistratura, l'ex segretario ligure dell'Udc Sergio Catozzo. Catozzo durante l'interrogatorio ha rinnovato le proprie scuse per la condotta manifestata al momento dell'arresto, quando cerco di nascondere agli occhi della Guardia di finanza i biglietti su cui riportava l'importo dei pagamenti effettuati, nei suoi confronti, da Maltauro.

Così, fanno sapere gli avvocati di Catozzo, "E' stato chiarito il significato dei biglietti - continuano - il nostro assistito ha risposto a tutte le domande poste dal pubblico ministero in modo esauriente".