Come in molti temevano la Manifestazione per la casa tenutasi a Roma nella giornata del 12 aprile si è trasformata in una guerriglia urbana tra le forse di polizia ed i manifestanti. Nonostante gli sforzi delle Forze dell'Ordine nella giornata di ieri per blindare la città e mettere in sicurezza i palazzi del potere più a rischio come la Prefettura, il MEF (Ministero dell'Economia) e il Ministero dello Sviluppo Economico situato vicino Piazza Barberini, il luogo dove si sono tenuti gli scontri più cruenti; nulla di questi interventi è bastato affinché il corteo non si trasformasse in un assedio ai palazzi di Roma.

Manifestazione per la casa, ROMA 12 aprile 2014: il corteo

Il corteo è stato organizzato da diverse organizzazioni come No TAV, no Muos, black bloc ed atre associazioni cittadine che chiedono il diritto di avere una casa di proprietà. Secondo i dati della questura i manifestanti partecipanti sono stati circa 20mila; lo slogan scelto per la manifestazione è stato "Casa, reddito e dignità". La manifestazione è partita da via Porta Pia, per poi diramarsi in diverse direzioni. Il primo palazzo ad essere colpito è stato il MEF situato in via XX settembre con lanci di uova ed arance, negli scontri sono anche rimasti coinvolti dei giornalisti. Il secondo palazzo ad essere stato colpito è stato quello dello Sviluppo Economico vicino alla piazza Barberini, dove un gruppo di manifestanti circa una 40ina ha iniziato a lanciare oggetti di ogni tipo tra cui grossi sassi, bottiglie e petardi contro le forze di Polizia.

Durante gli scontri sono rimasti feriti circa una 10ina di agenti ed un ragazzo è rimasto ferito gravemete mentre lanciava una bomba carta contro gli agenti, sono stai fermati dalla Polizia anche diversi manifestanti.

La manifestazione come fa sapere Paolo Di Vetta continuerà anche nei prossimi giorni con dei sit-in nelle piazze che potrebbero durare diversi giorni.