Un ragazzo ventunenne è morto schiacciato dalla Croce del Cristo Redentore nella provincia di Brescia, a Cevo, a 1.200 metri d'altezza in Val Camonica. E' la croce che venne dedicata a Papa Karol Wojtyla in occasione proprio della visita di Papa Giovanni II a Brescia nel settembre del 1998 nel centenario della nascita di Paolo VI.

Il ragazzo morto è Marco Gusmini di Lovere, in provincia di Bergamo, che stava facendo una pausa per la merenda nel largo erboso a Cevo, proprio sotto la grande croce di legno, insieme agli altri ragazzi dell'oratorio.

Il forte vento che si è abbattuto nella zona ha spezzato il legno della croce che misura ben 30 metri d'altezza per 72 centimetri di larghezza. Uno scricchiolio che i ragazzi avevano avvertito, il pericolo imminente che li fa scappare in ogni direzione, ma purtroppo la croce si è abbattuta proprio su Marco Gusmini, che è rimasto sotto la trave. Ferito, in codice rosso, ma non in pericolo di vita, anche un altro ragazzo.

La croce venne collocata per la visita di Papa Giovanni II nello stadio Rigamonti di Brescia dove il papa celebrò la messa commemorativa, prima che la croce potesse essere collocata in alto, ad oltre mille metri d'altezza, contro il cielo, quasi a dominare tutta la vallata.

Il Cristo Redentore era stato realizzato dallo scultore Giovanni Gianese, marito della regista Lina Wertmuller, ed era stato portato a Cevo il 5 novembre 2005.

Raccapriccianti le coincidenze sulla morte di Marco Gusmini: insieme agli altri ragazzi erano in gita di preghiera sotto la croce, proprio in occasione della canonizzazione di Papa Wojtyla e Papa Giovanni XXIII che avverrà il 27 aprile. E Marco Gusmini a Lovere abitava proprio in Via Papa Giovanni XXIII.