Ancora un episodio di follia sanguinaria in una scuola degli Stati Uniti. È accaduto alla Franklin Regional Highschool di Murrysville, una cittadina a pochi chilometri da Pittsburgh, in Pennsylvania, dove uno studente di 16 anni, armato di due coltelli, ha inspiegabilmente cominciato a scagliarsi contro i compagni, ferendone almeno 20, di cui sette in modo molto grave.

I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali della zona, dove sono state riscontrate ferite anche molto gravi e profonde all'addome, al petto e alla schiena.

L'episodio si sarebbe verificato all'inizio delle lezioni nell'aula delle materie scientifiche, da dove uno degli studenti assaliti è riuscito far scattare l'allarme antincendio.

Il suono della sirena ha fatto correre all'esterno tutti gli studenti della scuola, evitando probabilmente un bilancio più grave.

L'aggressore è stato poi bloccato dal vicepreside, intervenuto con l'aiuto di una guardia di turno, e consegnato alla polizia che lo sta interrogando per conoscere i motivi del gesto.

Le stragi nelle scuole degli Stati Uniti

Negli ultimi anni si contano numerosi massacri all'interno delle scuole americane, compiute dagli stessi studenti. Questi i più gravi:

  • 1999 - Colombine High School, 15 morti e 21 feriri
  • 2005 - Red Lake High School, 10 morti e 7 feriti
  • 2007 - Virginia Tech University, 33 morti e 25 feriti
  • 2012 - Sandy Hook Elementary School, 28 morti e 2 feriti
  • 2012 - Oikos University, 7 morti e 3 feriti

Una triste contabilità che, ogni volta, ha rilanciato il dibattito sulla facilità con cui negli Stati Uniti è possibile procurarsi un'arma.

Dibattito il cui impatto emotivo va scemando non appena si spengono i riflettori.

Lo stesso presidente Obama, che aveva fatto della battaglia sul porto d'armi una delle frontiere di civiltà da conquistare, ha finora dovuto arrendersi alla potenza delle lobby dei fabbricanti d'armi. Questa volta è stato un coltello a colpire, non una pistola o un mitra, sollevando il problema della sicurezza delle scuole e della fragilità delle giovani generazioni americane.

Ne nascerà un altro dibattito, destinato a spegnersi in attesa della prossima strage.