A conclusione dell'ultimo Consiglio dei Ministri, il Governo ha deciso di non impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge sull'uso terapeutico della cannabis promulgata il 4 gennaio scorso dalla Regione Abruzzo.

L'Abruzzo è la settima regione italiana a varare una legge in tal senso, dopo Toscana, Puglia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Veneto, ma con il via libera del governo Renzi, si apre la strada ad uno dei trattamenti più liberali tra quelli finora attuati.

Come funziona

Il trattamento previsto dalla regione abruzzese contempla che i "medicinali cannabinoidi possano essere prescritti, con oneri a carico del sistema sanitario regionale, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista".

La cura può avvenire sia in ospedale che a domicilio, dopo la dimissione, e la prescrizione può essere effettuata anche dai medici di base. L'acquisto del medicinale a base di cannabinoidi è effettuato dalla farmacia ospedaliera ed è prevista l'erogazione gratuita.

Perché la legge della Regione Abruzzo diventi operativa manca ora solo la verifica della copertura finanziaria da parte della Corte dei Conti.

La legge Fini-Giovanardi

L'apertura del governo nei confronti dell'uso terapeutico della cannabis era nell'aria, dopo le decine di migliaia di firme raccolte in pochi giorni da una madre malata di sclerosi multipla e da un chirurgo ammalatosi di epatite C mentre operava un paziente a bordo di un'ambulanza.

In seguito è arrivata la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge Fini-Giovanardi, che equiparando droghe leggere e pesanti, aveva avuto effetto solo sul numero di detenuti arrestati per reati legati agli stupefacenti.

Ad alimentare il dibattito era intervenuto l'appello antiproibizionista di Umberto Veronesi, i cui sostenitori vedono ora questa apertura come un primo passo verso un regime di legalizzazione.

Una regolamentazione dovrebbe sottrarre il business alla malavita organizzata, autorizzando la produzione e la commercializzazione a carico dello Stato come avviene per le sigarette.

Uso terapeutico e uso ludico

Per l'opportuna comprensione del confronto in corso, può essere utile sottolineare che, per quanto riguarda l'uso terapeutico, nei medicinali a base di cannabis raramente sono contenute sostanze con effetti psicotropi.

Per quanto riguarda l'uso ludico, esistono in commercio tipologie di droghe "leggere" che contengono principi attivi decine di volte più potenti delle analoghe droghe "leggere" consumate negli anni settanta e ottanta, quelli dello "spinello libero".

Un percorso è iniziato e, comunque vada, un importante passo avanti è stato segnato verso una nuova terapia del dolore.