La Procura di Firenze ha aperto un'indagine esplorativa per verificare eventuali ipotesi di reato in merito alla vicenda della residenza fiorentina di Matteo Renzi, sindaco di Firenze all'epoca dei fatti, il cui affitto sarebbe stato pagato dall'imprenditore Marco Carrai.

L'appartamento in affitto

I fatti, portati alla luce dal quotidiano "Libero", si riferiscono all'appartamento, situato a pochi passi da Palazzo Vecchio, dove Renzi ha risieduto dal marzo 2011 al gennaio 2014.

I locali erano stati affittati da Marco Carrai, imprenditore, amico e procacciatore di fondi per le campagne elettorali dell'ex sindaco, cui erano concessi in uso gratuito.

In un primo momento Carrai aveva sostenuto che l'appartamento era nelle sue disponibilità da molto prima. Dai documenti emersi, risulta invece che il contratto d'affitto è stato stipulato dall'imprenditore in concomitanza del trasferimento della residenza di Renzi da Pontassieve, dove abita la famiglia, a Firenze. Secondo un calcolo basato sulle cifre riportate dal contratto, 1.200 euro mensili, il "regalo", sul quale la procura fiorentina vuole vederci chiaro, si aggira intorno ai 40.000 euro.

Chi è Marco Carrai?

Fin qui potrebbe sembrare la normale concessione di ospitalità da parte di un amico, se non fosse che Carrai, 38enne di Greve in Chianti, ha ricoperto, e ricopre tuttora, incarichi pubblici di rilievo.

Dal punto di vista politico, può essere considerato l'ombra organizzativa di Renzi. Capo della segreteria ai tempi della presidenza della Provincia, nonché organizzatore della rete di idee e finanziamenti che ha sostenuto il segretario del PD nella sua irresistibile ascesa.

Attivismo premiato con importanti cariche pubbliche.

Dapprima Amministratore Delegato di Firenze Parcheggi, società partecipata del Comune, attualmente Presidente di Aeroporto di Firenze spa. Nel suo curriculum anche posti nei Consigli di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Impruneta, della Banca di Credito Cooperativo del Chianti fiorentino e della Cassa di Risparmio di Firenze.

Di tutto rispetto anche la carriera di imprenditore privato, con incarichi e partecipazioni in numerose aziende, tra cui la C&T Crossmedia, società che fornisce servizi al settore Cultura del Comune di Firenze.

In questo intreccio di cariche si inserisce ora la polemica per la prossima mostra, organizzata da Palazzo Vecchio, che vedrà in esposizione opere di Pollock e Michelangelo. L'organizzazione dell'evento costerà al Comune 375 mila euro e tra i curatori figura Francesca Campana Comparini, con la quale Carrai convolerà a nozze nel settembre prossimo. Sono in molti a giurare su Renzi testimone dello sposo.

Ci penserà la Procura di Firenze a sbrogliare la matassa di incarichi, appalti, amicizie e favori per capire se ci sia stato un danno per la collettività.

Per il momento, non ci sono indagati, né sono state formulate ipotesi di reato, ma qualche nube si profila sull'orizzonte finora luminoso di Matteo Renzi.