Mentre in Ucraina i rapporti filo russi sono ai minimi storici, è trapelata l'indiscrezione che Vladimir Putin è uno dei candidati al premio Nobel per la Pace. A darne notizia lo sponsor che ha promosso l'inserimento nella lista di 278 del presidente russo. Secondo esponenti russi, Putin avrebbe evitato l'attacco armato contro Damasco cercando di tessere le fila che hanno portato a mettere l'arsenale iraniano sotto il controllo della comunità internazionale.

A far compagnia a Putin, quasi in maniera scontata, ci sarebbe Papa Bergoglio che in più occasioni si è speso per evitare che scoppiassero conflitti o per dirimere tensioni negli stati arabi, asiatici e dell'America latina.

Tuttavia il comitato che assegna il premio smentisce queste voci in quanto i candidati all'ambito premio, sono segreti e tali restano per circa 50 anni. Sebbene ci sia questa regola, nessuno vieta agli sponsor di diffondere i nomi dei propri candidati.

Il vincitore, che sarà annunciato il 10 ottobre a Oslo, potrebbe anche essere Edward Snowden, il "ninja" del datagate americano. Il quale ha svelato le comunicazioni tra le varie ambasciate alla Nsa americana. Uno scandalo che ha messo con le spalle al muro perfino il presidente americano Barack Obama.

Altra seria candidata è la giovane Malala Yousafzai che è stata protagonista di un attentato in Afghanistan a carico dei talebani che ne volevano impedire l'azione a favore dell'istruzione femminile.

Questi nominativi dovrebbero essere nella mini lista sterilizzata dal comitato di cui, si legge in una nota del comitato, di 278 candidati, ben 47 sono le organizzazioni umanitarie.