Neanche da morti si può più riposare in pace. Nella città di Napoli, al cimitero di Fuorigrotta, è stato scoperto un traffico di tombe abusive durante dei lavori di ampliamento del camposanto più importante del capoluogo campano e tra i più grandi d'Europa.

La scoperta è avvenuta per caso, nei mesi scorsi, durante un semplice controllo relativo ai lavori in corso che si stavano svolgendo nel complesso cimiteriale situato a via Terracina. Durante il sopralluogo, i vigili sono stati insospettiti da un'attività di ristrutturazione più ampia del previsto. Una volta scattate le indagini, i carabinieri e la polizia municipale hanno scoperto che si stavano effettuando dei lavori di ampliamento di un palazzetto destinato ad ospitare le salme, con l'intento di ricavare ulteriore spazio per creare dei loculi "abusivi". Secondo le informazioni in possesso degli inquirenti, le tombe "illegali" sarebbero circa duecentonovantuno.

I lavori sono stati immediatamente bloccati e i loculi messi sotto sequestro per consentire agli inquirenti di approfondire le indagini e venire a capo di questo "clamoroso" giro di tombe abusive. Attualmente, del caso se ne sta occupando la Procura di Napoli su delega della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA): l'inchiesta viene portata avanti dal pm Francesco De Falco, dai carabinieri e dalla polizia municipale guidata dal capitano Salomone. Ci si augura che al più presto si riesca a far luce su questo macabro traffico di posti al cimitero di Napoli per punire i responsabili, per dare la possibilità ai defunti di poter avere un luogo stabile in cui riposare serenamente per l'eternità ed ai loro congiunti di avere un luogo certo presso il quale potersi recare per rendere omaggio ed onorare la memoria dei propri cari parenti o amici che non ci sono più.