A tre mesi di distanza dall'incidente sciistico che l'ha ridotto in coma, il 29 dicembre scorso, non ci sono ancora novità eclatanti sulla salute di Michael Schumacher, che continua a lottare tra la vita e la morte, sostenuto dalla sua famiglia e milioni di fan. Il sette volte campione del mondo sembra infatti peggiorare, ha perso un terzo del suo peso, e ha bisogno di costante assistenza.

I medici hanno di recente comunicato alla signora Schumacher, che esistono pochissime probabilità che Michael si risvegli, ed è probabilmente per questo o per la volontà di assistere il marito senza trascurare i figli, da tre mesi percorre 300 km giornalieri tra andata e ritorno (distanza casa ospedale), ad aver spinto Corinna a prendere la decisione di riportare Michael a casa.

Ad aspettarlo nella sua casa di Gland ci sarebbe una vera e propria stanza di terapia intensiva, tutt'ora in allestimento, costata dodici milioni di euro, in modo che il campione del mondo, possa ricevere le stesse cure avute all'ospedale di Grenoble.

"I miracoli possono accadere e un uomo ricco come lui si può permettere le migliori cure. Ma neppure tutti i soldi del mondo possono risolvere quanto successo. La famiglia si sta attrezzando in previsione di una futura immobilità di Michael". Queste le parole di un amico di famiglia al tabloid inglese The Sun.

Per mesi Corinna ha provato a facilitare il risveglio di Michael Schumacher parlandogli per ore, e chi sa che lo stare a contatto anche con i propri figli tutti i giorni, non sia la migliore terapia per il campione, facendo accadere il tanto agognato miracolo.