A Napoli la guerra di Camorra torna ad acuirsi, sia al centro che in provincia. Se in quartieri notoriamente funestati da fatti criminali si è tornato a sparare, come nei quartieri Spagnoli, a Ponticelli o a Forcella, in Provincia i delitti si fanno ancora più efferati. I pregiudicati, dopo essere stati uccisi, vengono anche dati alle fiamme in auto. Ormai si tratta di un'autentica escalation.

Ieri a Casandrino, Comune a Nord di Napoli, è stato trovato un cadavere carbonizzato in una Fiat Grande Punto bruciata, intestata a un pregiudicato. Come dicevamo, questo è il quinto caso in quel di Napoli Nord: prima a Grumo Nevano in una Fiat Multipla; poi a Giugliano, in una Renault Megan; ancora, pochi giorni fa, a Pascarola, frazione di Caivano. In quest'ultimo caso però i cadaveri carbonizzati ritrovati in una Fiat Punto sono stati due. Pregiudicati.

Come non bastasse, stanotte a Casoria, sempre a Nord di Napoli, due bombe carta sono esplose dinanzi a due Pompe funebri, esplodendo intorno alla mezzanotte a distanza di un quarto d'ora circa l'una dall'altra. Il Comune napoletano è stato protagonista più volte nel programma televisivo Striscia la notizia proprio per le presunte irregolarità messe in pratica da una famiglia che gestisce una storica attività di Pompe funebri. L'inchiesta televisiva ha avuto anche ripercussioni giudiziarie. Non è la prima volta che Casoria finisce in Tv: sotto i riflettori delle telecamere è stata posta anche l'Asl locale, per alcune irregolarità dei suoi dipendenti.