La vicenda Mastrapasqua-Inps ha contribuito a riaccendere i riflettori su conflitti d’interesse e doppi incarichi, un vezzo tutto italiano che ciclicamente finisce nel dimenticatoio per poi tornare immancabilmente alle luci della ribalta quando scoppiano eclatanti fatti di cronaca. Il caso Matrapasqua-INPS potrebbe allora aver scoperchiato il vaso di Pandora, e adesso a finire nei guai potrebbe essere per gli stessi motivi il Presidente dell’INAIL Massimo De Felice. Facciamo il punto sulla vicenda Mastrapasqua-INPS cercando poi di capire perché ne potrebbe implodere una simile sull’asse De Felice-INAIL.



Mastrapasqua, ex presidente INPS nella bufera: laurea falsa, doppi incarichi e dimissioni

Il caso legato ad Antonio Mastrapasqua rischia di divenire sempre più intricato. Due giorni fa, la Regione Lazio ha infatti reso noto che sarebbero scomparsi documenti cruciali per l’inchiesta sull’Ospedale Israelitico: si tratta degli atti da cui sarebbero poi stati sviluppati i protocolli che favorivano lo stesso ospedale, e stando alle prime ricostruzioni sarebbero stati i Nas a denunciarne la scomparsa.



Questo nuovo spunto si aggiunge all’elenco già fittissimo di interrogativi e presunti reati che avrebbe commesso Antonio Mastrapasqua, ormai ex presidente dell’INPS dopo le dimissioni rassegnate sabato scorso. Già indagato per truffa e possibile danno erariale (senza contare gli oltre 40 doppi incarichi tra lui e la moglie), l'ex numero uno INPS Antonio Mastrapasqua si è visto di nuovo sbattere contro la storia della laurea falsa, che stando alla ricostruzione proposta da Libero gli sarebbe stata riconosciuta nel 1984 a seguito di un presunto commercio di esami universitari.

Mastrapasqua, dopo il caso legato all’ex presidente INPS potrebbe esplodere la vicenda De Felice-INAIL

La vicenda Mastrapasqua-INPS potrebbe aver scoperchiato il vaso di Pandora e adesso a tremare è il presidente dell’INAIL Massimo De Felice: il motivo è sempre lo stesso, conflitto d’interessi e dunque doppi incarichi con la commistione pubblico-privato a riproporsi identica anche se sotto altre forme.



La sua nomina a numero uno dell’INAIL, fortemente voluta dalla professoressa Fornero, suscitò più di una polemica nel 2012. Le commissioni Lavoro di Camera e Senato si rifiutarono di votare il parere per la vicinanza di De Felice al mondo delle assicurazioni private, e addirittura il deputato Fedriga sottolineò che De Felice, tra i tanti ruoli ricoperti, era anche stato consigliere di amministrazione di Intesa Vita, il ramo assicurativo del gruppo Intesa Sanpaolo all’interno del quale (come riportato da Repubblica) proprio il ministro Fornero ricopriva l’incarico di vicepresidente del consiglio di sorveglianza.



Il ministro glissò dicendo che si assumeva la responsabilità della nomina, e chissà se adesso manterrà la promessa: De Felice è a capo di un ente, l’INAIL, che ha un giro di affari enorme, qualcosa come 10 miliardi di entrate e 1,4 miliardi di utile.



De Felice, stando sempre a quanto riportato da Repubblica, ha già sottolineato che nei prossimi giorni rilascerà delle comunicazioni, e per il momento ha voluto trincerarsi dietro un ‘no comment’: adesso Letta and co. non fanno che sottolineare l’esigenza di approvare un dl ad hoc, ma la cosa davvero incredibile è dover ogni volta attendere che deflagri uno scandalo prima di andare ad intervenire su storture evidenti e lampanti.



La vicenda Mastrapasqua-INPS potrebbe dunque avere un seguito sull’asse De Felice-INAIL, staremo a vedere; scandali di questa portata non contribuiscono di certo a facilitare il dibattito sulle pensioni 2014, già di perse estremamente rovente.