L'anno che abbiamo salutato circa quindici giorni fa non ci ha lasciato niente di buono sotto determinati aspetti: se il femminicidio è arrivato a fare 98 vittime due anni fa e 128 l'anno scorso, i suicidi a causa della crisi non sono da meno, nel 2013 sono stati 119 gli imprenditori che si sono tolti la vita a causa dei debiti, e quest'anno appena iniziato conta già una vittima, appena due giorni fa.

Il peso della crisi economica purtroppo grava sulle vite della brava e povera gente, sulla vita di chi non riesce a supportare l'euro ma specialmente l'eccessiva tassazione che il governo italiano impone.

Il numero di imprenditori che hanno scelto questa estrema soluzione è pari a 54, ciò è dovuto alle molteplici situazioni di indebitamento con la conseguente negazione da parte delle banche e i vari istituti di credito davanti ad una richiesta di finanziamento. 

Non sono venuti a mancare i suicidi di tutte quelle persone prive di un lavoro: sono circa 46 le persone che si sono lasciate andare commettendo il suicidio, le classi di età più colpite sono state due, quelle tra i 45-54 anni e quelle tra i 56-64 anni. Un dato statistico ci lascia capire che le persone costrette al suicidio sono tutte persone con una famiglia da portare avanti, o un azienda, fortunatamente non si registra nessun caso di giovani.

Un dato di fatto allarmante, non lasciamoci seppellire anche quest'anno dal nostro Governo, se serve armiamoci di buoni propositi e scagliamoci contro coloro che ci governano, o tentano di governarci, il prezzo della vita va oltre tutto.