Anche a Trento rallentamenti nella zona Nordin località Spini di Gardolo all'uscita dell'autostrada a causa della protestache in questi giorni ha interessato molte città italiane partendo dallaSicilia. Imprenditori, impiegati, insegnanti, operai, semplicemente cittadiniche hanno voluto manifestare il disagio,la rabbia e l'indignazione per un sistema corrotto che ha distrutto e continuaa distruggere risorse e ricchezza a danno di tutti e a favore di pochi. Corruzione,clientelismo, interessi personali e affari nonché degrado culturale eimmoralità caratterizzano la nostra Politica.

Ed è a questo scempio che gliitaliani consapevoli vogliono dire basta. Il presidio ha avuto inizio il 9dicembre continuando per tutta la settimana, quasi ininterrottamente.

Adifferenza di ciò che è accaduto in altre città, a Trento la manifestazione siè svolta in modo pacifico anche se non sono mancati commenti e insulti da partedi qualche cittadino che probabilmente non aveva capito il senso e il motivodella protesta. I più erano solidali con il gruppo anche se non tutti fisicamentepresenti alla manifestazione, a dimostrazione che sono molti i cittadini chesoffrono per una situazione che diventa sempre più difficile.

Non c'è statospazio per partiti o movimenti politici di alcun colore, in quanto, l'intentodella protesta non era affatto quello di pubblicizzare un partito né tantomeno quellodi creare disordini e disagi alla gente ma soltanto quello di esprimereindignazione verso l'attuale sistema, invitando anche gli altri cittadini afarlo.

Dopo i primi giorni i manifestanti si sono spostati nella zona TrentoNord all'altezza della rotatoria tra ilTop Center e il Bren Center, dove sonostati esposti numerosi lenzuoli e cartelloni elencanti i motivi della protesta.Volantini con su scritto "L'Italia si ferma" sono stati distribuitiai cittadini.

La protesta ha riguardato non solo il malcontento nei confrontidella politica italiana ma anche il problema grossissimo che ha causato laglobalizzazione.

Un modello di "Europa" che ha fortemente penalizzatol'economia locale attraverso la distruzione della piccola e media impresa,l'artigianato e l'agricoltura. Non sarà facile uscire da questo tunnel ma ègiusto provarci. C'è chi crede ancora nella possibilità di un mondo migliore,più giusto, più rispettoso degli altri e di ciò che ci circonda ed è con questospirito che bisogna lottare.