Dilaga in tutta Italia la protesta contro una crisi che ha messo in ginocchio famiglie e aziende: di fronte ad una Politica ritenuta non solo incapace di dare risposte concrete, ma connivente se non causa scatenante delle difficoltà che minano le fondamenta di ogni possibile ripresa, sono ormai decine di migliaia gli italiani scesi in piazza sotto l'insegna di sigle e movimenti quanto mai eterogenei. Il quadro delle proteste muta ogni giorno per una situazione in costante divenire, ma cerchiamo di fare l'elenco delle zone nevralgiche e dei punti critici sparsi un po' ovunque nel paese.

Se a fare notizia in questi giorni è soprattutto il cosiddetto movimento dei forconi, nell'estremo nord-ovest del paese, in val di Susa, resiste ormai da anni la protesta No Tav contro l'alta velocità ferroviaria che dovrà collegare Italia e Francia.

E' di qualche ora fa la notizia della denuncia per oltraggio e tentata violenza sessuale per la manifestante che il 16 novembre baciò sul casco un poliziotto in servizio nella valle. Di questi minuti la notizia di una nuova manifestazione No Tav a Bussoleno.

Rimanendo nel nord ovest sembra essere Torino a guidare la protesta dei forconi: in città gli incidenti più gravi nei giorni passati, ma continuano anche in questi giorni cortei, proteste e arresti.

Scendendo in Liguria particolarmente critica la situazione alla frontiera con la Francia a Ventimiglia: gli assembramenti dei Forconi, che avevano bloccato il passaggio in entrambi i sensi di marcia, sono stati sgomberati questa notte, mentre anche nel capoluogo ligure un presidio ed alcune manifestazioni (come il discorso tenuto da uno dei leader del movimento qualche giorno fa) mantengono alta la tensione.

A Sanremo invece oggi 13 dicembre in piazza anche gli studenti.

Dopo gli incidenti dei giorni passati con i tifosi dell'Ajax giunti in Italia per seguire la loro squadra impegnata nella partita di Champions league contro il Milan, continuano i presidi in piazza Loreto e le manifestazioni di protesta per la città (attese anche oggi a sorpresa con la possibilità di un'alleanza di fatto con gli studenti), con le tangenziali che diventano vere e proprie armi a disposizione dei manifestanti in caso di blocco.

Passando a nord est critica la situazione a Trieste, dove ieri i manifestanti hanno creato problemi bloccando il traffico autostradale, e a Venezia dove oggi chi protesta ha preso di mira la sede di Equitalia, identificata un po' ovunque come il pericolo pubblico numero uno. Ieri proteste anche nel veronese, con un corteo che si è diretto presso la sede Equitalia di Verona.

A Modena è appena stata bloccata la tangenziale cittadina verso l'autostrada A1 da alcuni manifestanti che stanno distribuendo volantini.

Proteste anche in Toscana, dove a Lucca prosegue il presidio organizzato in piazza Boccherini dal "Comitato per la rivoluzione 9 dicembre". A Firenze proteste hanno bloccato il traffico cittadino ieri 12 dicembre, mentre a Livorno ad essere bloccati per un'irruzione sono stati addirittura i lavori del consiglio comunale.

Ma è naturalmente a Roma che trovano luogo 'le madri di tutte le proteste', considerando che ormai la capitale ospita diverse manifestazioni e cortei ogni giorno. Sono di ieri i gravi incidenti fra studenti e forze dell'ordine all'università La Sapienza, ma anche le manifestazioni di Fiom e Giovani Medici. Per oggi attese le manifestazioni dei sindacati contro la legge di stabilità e nei prossimi giorni protesteranno i lavoratori edili. Intanto un gruppo di manifestanti sarebbe partita questa mattina da Latina guidato da alcuni trattori con l'intenzione di dirigersi proprio verso la capitale.

Lungo la riviera adriatica situazione tesa a San Benedetto del Tronto, dove alcuni cittadini esasperati occupano il ponte sul fiume Tronto.

A gettare infine nuova benzina sul fuoco le dichiarazioni rilasciate da Andrea Zunino, uno dei portavoce del movimento, a proposito della schiavitù presunta del nostro paese verso i banchieri ebrei come i Rotschild. Dichiarazioni che a qualcuno ricordano tristemente gli slogan del nazismo durante gli anni '30 del secolo scorso.