Purtroppo le prime pagine dei giornali telematici e cartacei sono sempre piene di notizie riguardanti abusi-sessuali online o dal vivo, senza soluzione di continuità: storie vere, truffaldine, artefatte, ma sempre fuori dall'ordinario.

L'ultima storia di pedofilia on-line che vi raccontiamo è accaduta in Campania a Bacoli. Protagonista un uomo di 30 anni che fingendosi donna con un profilo falso, sul famigerato social-network di Facebook,  costringeva queste "vittime" a mostrarsi nude e a compiere atti osceni in webcam minacciandole di pubblicare le loro immagini su siti porno.

Storie atroci e banali, già vissute e già viste e già raccontate, tante, troppe volte. L'uomo col profilo falso da donna, molestava ragazzini e ragazzine, esortandole a spogliarsi in web-cam, tramite Facebook. L'uomo ha compiuto dal 2009 questi atti di pedofilia on-line nel paesino dell'entroterra campano di Bacoli, poi le molestie sono continuate nella cittadina di Pontecagnano, dove il pedofilo si era trasferito per esigenze lavorative. Sono più di una decina i minorenni "intrappolati" nelle braccia virtuali dell'uomo, che si esibivano in spogliarelli on-line attraverso una semplice web-cam.

I carabinieri, hanno subito fermato l'uomo che in attesa di processo è attualmente agli arresti domiciliari.

 Sequestrato il pc con materiale pornografico. La denuncia al pedofilo è partita nel 2009 da un imprenditore, dopo il racconto della figlia e della nipote 14enni, entrambe finite nella rete del pedofilo, che poi ha denunciato il grave episodio ai carabinieri. L’indagine è stata condotta dal Nucleo operativo di Pozzuoli.