India - Rahul, un bimbo di 2 mesi e mezzo, sembra essere affetto da una insolita malattia che gli scienziati chiamano "combustione umana spontanea" (abbreviata nei manuali medici internazionali con la sigla Shc). Rahul è nato nell'India meridionale, nel Tamil Nadu, e dopo 9 giorni dal parto il suo corpo ha preso fuoco davanti agli occhi increduli della madre, la signora Rajeshwari. Subito portato in ospedale, il neonato è rimasto in osservazione per 72 ore, senza presentare alcun comportamento fuori della norma. Ma una volta dimesso, nei giorni successivi il pericoloso fenomeno si è ripetuto per ben 3 volte.

I genitori hanno deciso di portare il loro bambino al Kilpauk Medical College per comprendere le cause di tali gravi manifestazioni e capire come meglio intervenire. Purtroppo i medici non hanno ancora accertato la causa di quelle ustioni.

Secondo il pediatra Narayana Babu l'autocombustione si verifica per "l'emissione di un qualche gas altamente combustibile attraverso i suoi pori di cui non abbiamo ancora scoperto la natura. "

Di diverso parere Salvatore Tripodi, responsabile della pediatria dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, che afferma: "Ad oggi, non è stata dimostrata scientificamente la possibilità di un meccanismo spontaneo di combustione umana. Si tratta dunque, a mio parere, di una sindrome poco credibile o, in alcuni contesti particolari, di una sorta di leggenda metropolitana".

Non è la prima volta che il mondo medico si trova a dover diagnosticare fenomeni simili: in 300 anni i casi da vagliare sono stati 200.

Intanto, oltre alla preoccupazione per la salute del figlio, i genitori si sentono isolati e malvisti. Karnan, il padre di Rahul, parlando coi giornalisti ha raccontato: "Come famiglia siamo veramente preoccupati perché gli abitanti del villaggio sono impauriti e ritengono che nostro figlio sia sotto il controllo di un demonio che innesca il fuoco".