Che la crisi abbia colpito duramente il settore immobiliare è un dato ormai assodato; ma se fino a poco tempo fa l'attenzione rimaneva concentrata sul calo delle compravendite o sull'aumento dell'imposizione fiscale, ora i problemi da affrontare risultano molto più concreti e riguardano la capacità delle famiglie di far fronte alle spese condominiali.

A essere nell'occhio del mirino sono finite proprio le rate di condominio. Sempre più famiglie faticano a saldare il dovuto, diventando di fatto morose nei confronti degli altri proprietari. Ancora peggio, nei casi in cui è presente il riscaldamento centralizzato è molto facile accumulare debiti ingenti anche in periodi di tempo tutto sommato limitati, soprattutto considerando la contabilizzazione delle spese invernali per il gas da riscaldamento.

Dati allarmanti in arrivo dall'Anammi

Un grido di allarme arriva dall'Anammi (associazione nazional-europea degli amministratori di condominio), che riferisce come il 25% dei condomini risultino inadempienti o in forte difficoltà a mantenersi in pari con il saldo delle rate correnti.

Tra le città con maggiori problemi d'insoluto vi sono diversi capoluoghi di Provincia, come Milano, Roma, Napoli, Torino e Genova. Non si salvano nemmeno gli immobili di pregio, dove il maggior reddito dei proprietari dovrebbe garantire una maggiore solvibilità nel pagamento delle spese.

Alla prova la recente riforma del condominio

I condomini morosi dovranno vedersela con la recente riforma del condominio, entrata in vigore il 18 giugno 2012 (legge 220/2012).

In base al nuovo testo di legge gli amministratori condominiali potranno avvalersi di provvedimenti rapidi per la riscossione degli insoluti, mentre decade l'obbligo di messa in mora.

Si parte dall'ottenimento di un decreto ingiuntivo per il pagamento immediato della somma dovuta senza passare per l'assemblea di condominio, come doveva avvenire in precedenza, fino all'obbligo per gli amministratori di agire entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio.

Tempi e modi che risultano doverosi nei confronti dei condomini con i conti in ordine, ma che stridono certamente con le numerose difficoltà dovute alla forte situazione di crisi economica in cui l'Italia versa dal lontano 2008.