L'utilizzo dei pannelli solari come fonte di energia pulita ha avuto negli ultimi anni un notevole successo, un po' per via delle agevolazioni di cui si poteva usufruire, ma soprattutto perchè l'idea si presenta come soluzione innovativa e valida per un lungo periodo di tempo.

Alcuni ricercatori si sono così domandati se fosse possibile generalizzare l'ingegnosa strategia applicandola all'intera superficie visibile di un edificio. Allo stesso modo dei pannelli solari posizionati sul tetto, riuscendo a collocare una tale tecnologia anche alle pareti, alle finestre, alle porte, si sarebbe riusciti a sfruttare lo stesso principio fisico sfruttando una quantità di metri quadri notevolmente superiore.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Università Bicocca di Milano e il Laboratorio Nazionale di Los Alamos negli Stati Uniti. La tecnica utilizzata sfrutta le proprietà delle nanoparticelle, microscopici elementi in grado di aprire nuovi entusiasmanti orizzonti di un filone scientifico che sta ricevendo consensi in una vastissima serie di applicazioni. Le nanoparticelle, inserite all'interno di una lastra in plastica o in vetro, catturano la luce del sole e, sfruttando il principio della riflessione interna, la conducono all'estremità della lastra dove viene trasformata in energia elettrica tramite celle solari.

Per quanto riguarda i costi di realizzazione non sono previste cifre da capogiro, in un futuro imminente ogni punto di superficie delle nostre abitazioni potrebbe essere una cella fotovoltaica.