Cedolare secca, modello RLI e Ape: arrivano importanti novità su questi temi dal Governo Renzi che attuerà delle sostanziali modifiche a quanto visto in precedenza. Diciamo subito che la nuova normativa interesserà sia i locatari che gli inquilini e pertanto occorre prestare la massima attenzione a quanto è stato deliberato.



Cedolare secca, diminuisce l'aliquota

Il regime di tassazione agevolato, introdotto nel 2011 per combattere il fenomeno degli affitti in nero, subirà una diminuzione dell'aliquota, passando al 10%: ricorderete, probabilmente, che inizialmente la cedolare secca era stata fissata al 19% per poi scendere di qualche punto percentuale lo scorso anno, arrivando al 15%. Secondo quanto stabilito dal Governo, la nuova aliquota dovrebbe rimanere in vigore fino al prossimo 2017.  


Contratti di affitto, per la registrazione serve il modello RLI

Per la registrazione del contratto di locazione, servirà obbligatoriamente il modello RLI (Registrazione Locazione Immobili), il cui uso è stato introdotto il 3 febbraio scorso, per sostituire il precedente modello 69: se fino al 31 marzo scorso, veniva concesso l'uso di entrambi i moduli, dal 1 aprile viene considerato valido solo l'uso del modello RLI. La registrazione del contratto di locazione può essere effettuata on line, attraverso l'utilizzo dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
In alternativa, si può chiedere la registrazione in ufficio: ci si potrà rivolgere ad un intermediario abilitato, come per esempio il Caf, professionisti oppure associazioni di categoria. 


Ape, diventa obbligatorio

Affichè possa essere stipulato un contratto di affitto, il locatore dovrà essere in possesso dell'Ape (Attestato Prestazione Energetica), ovvia quel documento compilato da un professionista abilitato sul quale vengono indicati i valori assoluti di consumo di un immobile. Qualora l'Ape non fosse stato prodotto dal locatore, saranno previste delle sanzioni.