In data 28 marzo 2014 il Piano casa stilato dal Governo Renzi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale; il Piano Casa altro non è se non il decreto legge sull’emergenza abitativa, e la sua ratifica ha comportato tutta una serie di nuove statuizioni in tema di cedolare secca e pagamento affitti 2014.



Cerchiamo allora di comprendere cosa sia la cedolare secca sugli affitti 2014, quale sia il nuovo regime normativo che ne regolamenta il funzionamento e cosa preveda da questo punto di vista il Piano Casa stilato dal governo Renzi.

Cedolare secca, pagamento affitti 2014: normativa di riferimento e contratto di locazione a canone concordato



Per quel che concerne il pagamento degli affitti nel 2014, ‘la cedolare secca costituisce un regime facoltativo - evidenzia il portale online dell’Agenzia delle Entrate - che si sostanzia nel pagamento di un’imposta (del 21% o del 15%, a seconda del tipo di contratto) sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile)’; tradotto, si tratta di un regime impositivo facoltativo sui contratti di locazione, che se adottato porta al pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali.



Possono ricorrere all’uso della cedolare secca sugli affitti 2014 ‘tutte le persone fisiche titolari dei diritti di proprietà o dei diritti reali di godimento (come ad esempio di usufrutto) che non affittino l'immobile nell'esercizio di attività di imprese, professioni o arti’.



Sempre in tema di affitti 2014, la cedolare secca riferita ai contratti di locazione a canone concordato ha fatto registrare un importante abbassamento delle aliquote, passate dal 15 al 10% per effetto del Piano Casa allestito dal Governo Renzi; l’abbassamento dell’aliquota, in combinato al decremento dello sconto a forfait previsto in regime di tassazione Irpef e passato dal 15 al 5%, spiega il perché con riferimento agli affitti 2014 si stia assistendo ad un vero e proprio boom nell’utilizzo della cedolare secca (stando ai dati forniti da Il Sole 24 Ore ben 800.000 proprietari di casa hanno infatti optato per l’utilizzo della cedolare secca in luogo della tradizionale tassazione Irpef).



Sempre in tema di pagamento affitti 2014, rammentiamo che una circolare diffusa dal Dipartimento del Tesoro lo scorso mese ha chiarito alcuni dubbi interpretativi evidenziando come sia possibile ricorrere al pagamento in contanti purchè l’importo si mantenga sotto i 1.000 euro.



Restando sempre al capitolo fiscalità ma esulando da cedolare secca e pagamento degli affitti 2014, rammentiamo che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad aggiornare le istruzioni utili alla compilazione e consegna del modello 730 per l’anno 2014.



Stesso discorso per lo Spesometro 2014, con la doppia scadenza stabilita dalla stessa Agenzia delle Entrate (10 aprile per gli individui che liquidino mensilmente l’IVA e 22 aprile per le restanti tipologie di contribuenti) ad avvicinarsi sempre di più.