Importanti ed estremamente corpose le novità attinenti agli affitti nel 2014; oltre alla reintroduzione della possibilità di pagare in contanti (purchè, come sottolineato da una nota diffusa dal Dipartimento del Tesoro, l’importo si mantenga al di sotto dei 1.000 euro) vanno infatti attenzionate le nuove aliquote riguardanti l’uso della cedolare secca riferita ai contratti di locazione a canone concordato.



Importanti statuizioni giungono poi dal Piano Casa introdotto dal premier Renzi (in particolare per quel che concerne le agevolazioni) e dall’aggiornamento della normativa di riferimento, con l’obbligo di utilizzo del modello RLI per comunicare dati catastali, esercizio o revoca dell'opzione cedolare secca 2014.



Cedolare secca, affitti  2014: aliquote contratti a canone concordato e agevolazioni Piano Casa Renzi



In tema di cedolare secca e affitti 2014, bisogna innanzitutto rimarcare l’abbassamento delle aliquote agganciate ai contratti di locazione a canone concordato, in riferimento ai quali - optando per la stessa cedolare secca - si avrà a che fare una tassazione pari al 10% in luogo del precedente 15%.



La tassazione ordinaria, quella dettata dall’IRPEF, è invece rimasta invariata (21%), con la differenza di aliquote tra cedolare secca e regime IRPEF (10% contro 21%) a spiegare da sola il perché nel 2014 si sia verificato un vero e proprio boom nell’adozione della stessa cedolare secca.



E’ lo stesso portale dell’Agenzia delle Entrate a precisare che ‘la cedolare secca costituisce un regime che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali’, andando dunque a concretarsi in un regimo impositivo facoltativo.



Rammentiamo inoltre come possano ricorrere all’uso della cedolare secca sugli affitti 2014 ‘tutte le persone fisiche titolari dei diritti di proprietà o dei diritti reali di godimento (come ad esempio di usufrutto) che non affittino l'immobile nell'esercizio di attività di imprese, professioni o arti’.



Le agevolazioni previste dal Piano Casa introdotto da Renzi esulano invece dal contesto della sola cedolare secca 2014 interessando per contro l’intero capitolo normativo connesso agli affitti 2014.



Le agevolazioni fiscali (che riguardano in particolare individui che vivano in affitto all’interno di alloggi di edilizia popolare) sono infatti state rimodulate secondo il seguente schema:



  • per redditi che non superino i 15.000 euro si può aver diritto a detrazioni fino a 900 euro;
  • per redditi compresi tra 15.493 euro e 31.000 euro le detrazioni fruibili ammontano a 450 euro.

Cedolare secca, affitti  2014: modello RLI sostituisce il modello 69



Un’altra importante novità in tema di cedolare secca e affitti 2014 concerne la sostituzione del vecchio modello 69 con il nuovo RLI (Registrazione Locazioni Immobili), da adesso in poi da doversi adottare obbligatoriamente.



Online sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile il Software RLI che va utilizzato per    ‘richiedere agli uffici dell’Agenzia la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e comunicarne eventuali proroghe, cessioni o risoluzioni’.



Sempre il portale online dell’Agenzia, precisa che ‘l’RLI può essere utilizzato anche per esercitare l’opzione e la revoca della cedolare secca e per comunicare i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione o affitto’.



In conclusione, ‘nel modello confluiscono tutti gli adempimenti fiscali legati alla registrazione dei contratti di locazione e affitto immobiliare che prima erano inglobati all’interno del modello 69’.



In apertura abbiamo sottolineato come la stragrande maggioranza dei proprietari di immobili stiano optando per l’uso della cedolare secca 2014 in luogo della tassazione IRPEF; in merito a quest’ultima, non possiamo non fare a cenno alla presentazione del DEF avvenuta nella giornata di ieri, con la possibilità che i famosi 80 euro in più in busta paga (frutto proprio di un taglio all’IRPEF) compaiano già a partire da maggio a farsi sempre più concreta.