Tante le novità in tema di affitti in questo inizio 2014: se da un lato è ancora acceso il dibattito sulle modalità di pagamento e sui nuovi contratti di locazione, dall'altra si attende l'approvazione del Piano Casa del governo Renzi, che dovrebbe portare con sè importanti cambiamenti. Vediamoli nel dettaglio, ricordando che la discussione è prevista per questa settimana in Consiglio dei Ministri.

Affitti e Piano Casa: i benefici per chi affitta, ulteriore taglio della cedolare secca

La cedolare secca è l'opzione che un locatore può esercitare sulle abitazioni che cede in affitto: essa sostituisce, in un'unica aliquota Irpef, le addizionali regionali e comunali, l'imposta di registro e l'imposta di bollo.

Già il governo Letta aveva tagliato la cedolare secca dal 19% al 15% sugli immobili ceduti a canone concordato, ora il governo Renzi nel Piano Casa ha in programma di ridurla di un ulteriore 5%, portando quindi l'aliquota al 10%, per il triennio dal 2015 al 2018.

Piano Casa Renzi e affitti: i benefici per gli inquilini

Il conduttore che affitta un immobile a canone concordato, se il Piano Casa sarà approvato senza modifiche sostanziali, potrà contare su un aumento della detrazione Irpef fino a 900 euro per le fasce di reddito più basse (fino a 15.493,71 euro), a fronte dei 450 euro attuali.

Inoltre, il Piano fortemente voluto dal ministro Maurizio Lupi prevede il rifinanziamento sia del Fondo affitti per famiglie bisognose (con 100 milioni di euro che vanno a raddoppiarne la dotazione complessiva) che del Fondo per la morosità incolpevole, l'organismo che viene in aiuto di chi non riesce a sostenere la rata di affitto, che passa dai 140 milioni originari a 381 milioni.

Piano Casa e affitti, novità: il potenziamento del rent to buy

Il Piano Casa si pone infine l'obiettivo di potenziare ed incoraggiare la formula del "rent to buy", quel meccanismo che consente all'inquilino di un immobile di riscattare lo stesso trasformando i canoni di affitto già pagati in rate anticipate da scalare dal prezzo di acquisto finale.

Cosa prevede il decreto del ministro Lupi in questo frangente? La novità dovrebbe consistere nel differimento del momento della decisione di riscattare la proprietà al settimo anno, lasciando le imposte sull'immobile a carico dell'ente proprietario nella prima fase.