Ecco le ultime novità sulle detrazioni fiscali 2014 sull'edilizia e sulla cedolare secca 2014 sugli affitti. Numeri sconcertanti quelli dei primi sei mesi del 2013 causati dalla crisi, con oltre 2000 richieste di sfratto, perlopiù per morosità e con l'unica 'colpa' di aver perso il lavoro. In lista 8000 persone che chiedono una casa popolare e solo 400 soddisfatte. Ecco le ultime mosse del governo.

Detrazioni fiscali 2014 sull'edilizia popolare e sgravi sugli alloggi sociali nuovi o ristrutturati

Per il 2014 e per gli anni 2015 e 2016 si prevedono detrazioni fiscali di 900 euro con introiti sotto i 15.500 euro e 450 euro per chi ha entrate che non devono oltrepassare i 31.000 euro annuali, per gli affittuari degli alloggi sociali.

I proventi che deriveranno da alloggi sociali nuovi o ristrutturati non parteciperanno, in misura del 40% e per un periodo di massimo 10 anni dalla fine dei lavori, alla fondazione del reddito d'impresa a fronte Irpef/Ires e Irap.

Cedolare secca affitti 2014: taglio dal 15 al 10% per il canone concordato

La cedolare secca affitti 2014 per i contratti a canone concordato del Piano Casa approvato dal consiglio dei ministri, prevede una riduzione dell'aliquota dal 15 al 10%. Si stima che nelle tasche di chi ha scelto di preferire la tassazione alternativa, rimarranno dai 120 ai 600 euro in più, a seconda della somma dell'affitto annuale. Ricordiamo che la cedolare secca sostituisce l'irpef, le imposte di bollo e di registro sul contratto d'affitto.

Questa riduzione della cedolare secca, secondo il presidente di confedilizia Corrado Sforza Fogliani, pur essendo un segnale importante per il rilancio, sembra non essere ancora sufficiente per ribaltare la situazione sul mercato dell'edilizia. Il presidente afferma che per prevenire l'emergenza abitativa sarebbe stato preferibile un incremento dei finanziamenti piuttosto che istituire stanziamenti per nuove costruzioni pronte tra anni e anni.