Il Piano Casa sarà discusso questa settimana in Consiglio dei Ministri. Vediamo quali sono le novità delle misure che il governo Renzi si appresta ad approvare, ricordando che la definizione delle stesse era già stata portata avanti dal ministro dei trasporti e delle infrastrutture Maurizio Lupi sotto l'esecutivo Letta. I cambiamenti principali riguardano l'Imu, gli affitti, la cedolare secca e l'housing sociale, per un intervento che complessivamente vale circa un miliardo e mezzo di euro.

Piano Casa: novità Imu e alloggi popolari

Una delle maggiori novità introdotte dal Piano casa riguarda la riduzione dell'Imu al 4 per mille per tutti i proprietari che affittano la seconda o terza casa a canone concordato.

Previsto anche un piano straordinario di recupero degli alloggi popolari Iacp da 568 milioni, da parte del ministero delle Infrastrutture.

Piano Casa: affitti, cedolare secca e detrazioni fiscali

I benefici derivanti dal Piano Casa nell'ambito degli affitti sono duplici. Da una parte è previsto un ulteriore alleggerimento della cedolare secca, cioè dell'imposta forfettaria che il locatore può scegliere di pagare in sostituzione di tutte le imposte che gravano sulla sua proprietà, se cede l'immobile a canone concordato. Già il governo Letta aveva tagliato la cedolare secca dal 19% al 15%, ora con Renzi si provvederà a ridurla di un ulteriore 5%, portando quindi l'aliquota al 10% per gli affitti a canone concordato, per il triennio 2015-2018.

Dall'altra parte, il Piano prevede vantaggi anche per gli inquilini: il conduttore che affitta un immobile a canone concordato potrà contare su un aumento della detrazione Irpef fino a 900 euro per le fasce di reddito più basse (fino a 15.493,71 euro), a fronte dei 450 euro attuali.

Sempre in tema di affitti, il decreto Lupi che sta per approvare in consiglio dei ministri prevede un potenziamento della formula "Rent to buy".

Piano casa governo Renzi: nuovi fondi

Nel piano casa è previsto anche l'importante stanziamento di nuovi fondi. Risorse che confluiranno da una parte nel Fondo affitti per famiglie bisognose, raddoppiano la dotazione complessiva da 100 a 200 milioni di euro. Dall'altra parte, 241 milioni andranno a finanziare il Fondo per la morosità incolpevole (che viene in aiuto di chi non riesce a sostenere la rata di affitto), che passa così dai 140 milioni originari a 381 milioni.

E un intervento molto atteso è la creazione di un nuovo fondo di due miliardi di euro, forniti dalla Cassa depositi e prestiti, chiamato Plafond casa, per l'erogazione di mutui a giovani coppie, famiglie numerose e nuclei con un componente disabile.