Il decreto "Destinazione Italia" (D.L. 145/2013), entrato in vigore il 22 febbraio scorso, introduce l'Attestato di Prestazione Energetica (APE), la nuova carta di identità energetica dell'immobile che consente di determinare la qualità di un edificio sotto il profilo energetico da molto efficiente (classe A+) a poco efficiente (classe G) così come accade per gli elettrodomestici.

Il nuovo documento illustra le possibili misure di risparmio energetico e il potenziale di ottimizzazione permettendo, altresì, a seguito dell'esecuzione degli interventi migliorativi proposti, di verificare l'efficienza e l'efficacia delle azioni intraprese.

L'attestato energetico è molto utile al momento dell'acquisto o della vendita di un immobile in quanto consente di giustificare un maggior prezzo di vendita per gli edifici aventi uno standard energetico buono o permette di evidenziare lacune (non facilmente riscontrabili) sotto il profilo energetico che comportano costi energetici elevati per le famiglie soprattutto nell'attuale momento di costante aumento del prezzo dell'energia.

Analogamente per le locazione: l'APE accresce l'attrattiva degli appartamenti da affittare in quanto garantisce un elevato comfort termico e conseguente riduzione delle spese accessorie per gli appartamenti ben isolati. Anche ai fini dell'interesse pubblico la nuova certificazione consente di creare elenchi regionali che permetteranno di approntare nuove politiche mirate e finalizzate alla previsione di contributi, finanziamenti ed incentivi regionali, nazionali e comunitari.

Come si redige l'APE

Particolare attenzione va quindi posta nella redazione dell'APE che deve essere elaborato da tecnici certificatori specializzati e seguendo alcuni semplici passaggi fondamentali in assenza dei quali si inficerebbe la qualità dell'attestazione stessa con pesanti conseguenze sui bilanci familiari.

Innanzitutto il tecnico deve acquisire la visura catastale, i dati del proprietario dell'immobile, la planimetria ed il libretto dell'impianto di riscaldamento.

Segue un sopralluogo accurato finalizzato al rilevamento dei dati caratteristici: spessore delle pareti interne ed esterne, solai e pavimentazioni, geometria degli infissi (telaio e superfici vetrate), geometria delle porte interne ed esterne, dati degli impianti di riscaldamento e condizionamento, verifica dei dati geometrici della planimetria catastale con particolare attenzione ai vani confinanti, ostacoli ombreggianti, altri edifici adiacenti, orientamento, ponti termici, ecc.

Raccolti i dati, il tecnico utilizza un software che deve essere certificato dal Comitato Termotecnico Italiano per il calcolo degli indici di prestazione energetica relativi al riscaldamento, acqua sanitaria, classe energetica, ecc.

Dall'analisi dei risultati, infine, dà indicazioni sugli interventi migliorativi, sia sull'involucro (nuove finestre, isolamento del tetto, risanamento della facciata o dell'intero edificio, ecc.) che sull'impianto stesso (sostituzione delle installazioni tecniche, installazione di impianti a fonti rinnovabili, ecc.) al fine di definire una prestazione energetica potenzialmente raggiungibile dall'immobile specificando il relativo tempo di ritorno in termini economici degli interventi consigliati e valutando, altresì, il risparmio energetico raggiungibile combustibile o energia elettrica.