Bonus mobili: nell'ambito delle detrazioni fiscali 2014, buone novità arrivano per tutti gli italiani che hanno ristrutturato casa e acquistato degli arredi. Il governo di Matteo Renzi, con l'approvazione del Piano Casa, ha eliminato il vincolo di spesa legato ai lavori di ristrutturazione. Vediamo tutte le informazioni a riguardo.

Bonus mobili ed elettrodomestici: cos'è e come funziona

Il Bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione fiscale Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (o A nel caso singolo dei forni), che siano destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Per ottenere la detrazione è indispensabile che gli arredi acquistati siano legati ad una ristrutturazione edilizia, sul proprio immobile o sulle parti comuni degli edifici, sempre di tipo residenziale. L'Agenzia delle Entrate, in una pratica guida, ha specificato che sono detraibili anche le spese per trasporto e montaggio, e che l'importo massimo detraibile ammonta a 10 mila euro.

Attenzione alle date: per ottenere il bonus, è necessario che la data dell'inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni.

Le tempistiche: le spese per gli interventi di ristrutturazione devono essere state effettuate tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2013. La detrazione Irpef al 50% spetta per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013 per acquistare mobili nuovi o elettrodomestici nuovi. 

Bonus mobili: gli arredi possono costare più della ristrutturazione

Una novità gradita ai contribuenti è arrivata con l'approvazione del Piano Casa da parte del governo Renzi: è infatti saltato il vincolo che stabiliva che l'ammontare della spesa per l'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici dovesse essere inferiore a quella per le ristrutturazioni.

Fermo restando, utile sottolinearlo, il limite massimo dell'importo detraibile a 10 mila euro.

Un cambio di rotta accolto positivamente anche dagli operatori del settore, tra cui Federlegno arredo che nell'ultimo periodo aveva spinto per la correzione del "pasticcio" del decreto Salva-Roma bis decaduto.