Come abbiamo già sottolineato nel corso di precedenti contributi, il capitolo connesso alla fiscalità figura fra quelli più toccati dai provvedimenti del governo Renzi, che dopo aver annunciato tutte le novità che a partire dal mese di maggio caratterizzeranno l’IRPEF 2014 ha stilato il nuovo Piano Casa, intervenendo in tema di cedolare secca e pagamento degli affitti in contanti.



In particolare il capitolo connesso agli affitti 2014 ha conosciuto interessanti novità, a partire dalla reintroduzione della possibilità di pagare in contanti sotto i 1.000 euro e arrivando alle modifiche apportate alle aliquote per l’uso della cedolare secca.





Cerchiamo allora di fare il punto analizzando le principali novità in tema di affitti 2014, concentrandoci in particolare su pagamento in contanti e uso della cedolare secca.

Affitti 2014, pagamento in contanti: condizioni e novità governo Renzi



Per quel che concerne uno dei due fronti di quelli che compongono il capitolo affitti 2014, quello connesso al pagamento in contanti, va sottolineato come la Legge di Stabilità 2014, all’art.1 comma 50, statuisse il divieto di utilizzare i contanti per pagare affitti e canoni di locazione; la norma era stata introdotta per combattere il fenomeno dei pagamento in nero, ma una nota informativa rilasciata dal Dipartimento del Tesoro ha attenuato la previsione statuendo come possa essere ammesso l’uso del contante ma solo con riferimento al pagamento di affitti al di sotto dei 1.000 euro.



Il versamento in contanti preclude evidentemente la possibilità di tracciare il pagamento come avverrebbe invece nel caso di bonifici o assegni, ecco che lo stesso Dipartimento ha statuito la necessità di conservare la copia della ricevuta dell’avvenuto pagamento; in linea generale, il pagamento in contanti va documentato con una prova che risulti chiara, inequivoca e idonea, con la ricevuta attestante il pagamento a costituire l’esempio più diretto in tal senso. Ricapitolando, gli affitti in questo 2014 possono essere pagati in contanti, ma solo quando si ha a che fare con cifre inferiori a 1.000 euro.

Affitti 2014, cedolare secca: condizioni e novità governo Renzi



Per quel che riguarda il capitolo costituito dagli affitti 2014, è senza dubbio il regime di cedolare secca ad esser stato maggiormente considerato dal Piano Casa introdotto dal governo Renzi; se nel 2013 l’aliquota della cedolare secca era passata dal 19 al 15%, per il 2014 è stata prevista un’ulteriore manovra di smussamento con il passaggio dell’aliquota dal 15 al 10%; il taglio, previsto dalla sezione del Piano Casa destinata al capitolo affitti 2014, risulta valido solo per i contratti a canone concordato, ovvero quelli stipulati nei Comuni ad alta densità abitativa che sono tenuti a rispettare gli accordi territoriali tra sindacati degli inquilini e associazioni della proprietà.



In ultimo, è bene sottolineare che per versare la cedolare secca, dal 3 febbraio 2014 non è più necessario ricorrere al modello 69, con il governo Renzi ad aver statuito l’introduzione del modello RLI; tale modello è disponibile online sul portale web dell’Agenzia delle Entrate e va consegnato per via telematica.