Ad aprire le danze ci ha pensato Antonio Conte, allenatore dei tre scudetti consecutivi juventini, che poco più tardi dell'ultima vittoria sulla Roma, rivale più agguerrita di questo campionato, ha ammesso candidamente di "guardarsi intorno in cerca di nuovi stimoli". Messaggio giunto forte e chiaro alla dirigenza bianconera che non ha fatto attendere più di tanto la propria reazione, Marotta e Agnelli hanno chiesto un incontro con l'allenatore subito dopo la partita con il Cagliari che potrebbe dunque essere l'ultima per Conte sulla panchina bianconera.

Trapela infatti un certo malumore per le parole del tecnico che hanno sorpreso la dirigenza rimasta palesemente spiazzata, per un tono oltremodo diverso da quello di un allenatore che ha un contratto in essere con scadenza nel 2015. La posizione di Conte però non è l'unica in bilico in Serie A: se l'addio di Seedorf al Milan è ormai certo, non è così certo il nome del sostituto, Galliani spinge per una soluzione interna come Pippo Inzaghi che quest'anno ha portato la vittoria del Torneo di Viareggio alla società rossonera. Rimane però di moda il nome di Spalletti, l'allenatore ex-Zenit è stato contattato anche da Marotta per il dopo Conte, scenario suggestivo è quello invece che emerge dalle parole del presidente del Milan Berlusconi che, a precisa domanda su chi vorrebbe il prossimo anno sulla panchina del Milan ha glissato con un "Io un nome per allenare il Milan ce l'avrei...", e c'è chi giura che dietro questo sogno del presidente rossonero ci sia addirittura Antonio Conte.

In ballo anche le panchine di Inter, Fiorentina e Sampdoria. Mazzarri sembra aver ottenuto fiducia in tutta la stagione da parte di Thohir ma questo non lo esula da ribaltoni in casa Inter che potrebbero coinvolgerlo. Corteggiatissimi sono i tecnici di Fiorentina e Sampdoria, Montella ha estimatori sia nella dirigenza juventina che del Milan ma risulta una soluzione proibitiva per la clausola rescissoria inserita nel suo contratto dalla Fiorentina che è pari a 6 milioni di euro; non è comunque detto che nessuno si disposto a pagarla, in tal caso la Fiorentina ha già pronta una strategia alternativa con il ritorno sulla panchina di quel Sinisa Mihajlovic, che tanto bene ha fatto quest'anno sulla panchina della Samp.