L'addio di Alex Ferguson al Manchester United non è stato gestito bene dalla dirigenza inglese. Privi del proprio "santone" col quale hanno vinto tutto, i Red Devils si sono affidati a David Moyes, ex Everton, il quale però sta trascinando la squadra verso una stagione anonima e priva di successi. La rosa non avrà un tasso tecnico elevatissimo, ma è fuori di dubbio che un sesto posto in campionato (fuori dalla prossima Champions League), una serie di match persi malamente e soprattutto la figuraccia rimediata negli ottavi di Champions in casa dell'Olympiakos, dominatore e vincitore per due reti a zero, non siano risultati all'altezza della situazione e della storia dello United. Moyes è ormai da tempo sul banco degli imputati: il tecnico scozzese non sembra avere personalità e carisma per gestire il dopo - Ferguson e per reggere la pressione di una piazza importante come quella di Manchester. Com'è abitudine del calcio inglese - tranne qualche rara occasione - l'allenatore non verrà esonerato a stagione in corso, ma si attenderà la chiusura della Premier League per valutare la situazione.

In realtà, da Manchester hanno messo da tempo nel mirino Antonio Conte: l'attuale allenatore della Juve piace per carisma e per capacità di farsi ascoltare dai giocatori e di tenere il gruppo saldo e unito verso la conquista di determinati obiettivi. La scorsa estate, il tecnico bianconero non escluse la possibilità di tentare, un giorno, un'esperienza in Premier League e certamente il fascino del Manchester United non lascerebbe nessuno indifferente. In questo momento, Conte sta discutendo il rinnovo di contratto con la dirigenza juventina fino al 2018: finora non c'è stata alcuna fumata bianca, solo qualche approccio e non è da escludere che l'ombra dello United alle spalle dell'allenatore pugliese, possa portare a dei risvolti clamorosi nel rapporto fra Antonio Conte e la Juventus.