Festeggiare uno scialbo 0-0 contro un avversario sulla carta meno forte e per giunta in dieci uomini per quasi tutto il secondo tempo non merita certo una lode, farlo a suon di birra e fino a notte fonda lo merita ancora meno. I protagonisti di questa storia sono otto giocatori della Croazia che, secondo il sito islandese 'visir.is', dopo la gara contro l'Islanda - spareggio per il Mondiale 2014 - disputata venerdì scorso avrebbero fatto le ore piccole in un locale di Reykjavík, scolandosi la bellezza di 70 birre complessive!



I giocatori in questione sarebbero (il condizionale è d'obbligo) il centrocampista dell'Inter Mateo Kovacic, l'attaccante del Bayern Monaco Mario Mandzukic, accostato in questi giorni a Juventus e Roma, Nikika Jelavic, punta dell'Everton, Dario Srna dello Shakhtar Donestk, Vedran Corluka della Lokomotiv Mosca, Niko Kranjčar del QPR, Domagoj Vida della Dynamo Kiev e Eduardo da Silva dello Shakhtar Donetsk.





La federazione croata non ha ancora commentato ufficialmente queste indiscrezioni giornalistiche, ma gli organi di stampa della nazione slava tendono a minimizzare la questione, parlando anche di accuse strumentali volte a destabilizzare la nazionale croata in vista della decisiva partita di ritorno, in programma martedì alle 20.15.

L'unica certezza al momento, è che le voci su rimpatriate goliardiche e festini in occasione degli impegni con le Nazionali, non sono affatto una novità. Nel 2011 ben cinque calciatori cileni - fra cui lo juventino Vidal e l'atalantino Carmona - furono espulsi dalla nazionale per 10 partite perché si presentarono agli allenamenti con 45 minuti di ritardo e in condizioni che vennero definite "non adeguate".

Più di recente, nell'ottobre del 2012 Huntelaar, van Persie, Afellay, De Jong, Marica e Mutu finirono sui giornali per aver organizzato un post-partita a luci rosse dopo Romania-Olanda. Tutto il mondo è paese, i vecchi adagi non sbagliano mai.