Purtroppo ancora oggi ci sono in uso oggetti che contengono l'amianto. Il problema sussiste nel momento in cui questi, a causa del tempo o di danni, si usurano e bisogna necessariamente rimuoverli. La dannosità che determinano le polveri di questi complessi minerali è ormai nota a tutti (tumore della pleura, carcinoma polmonare, ecc.), di fatti dal 1992 in Italia la produzione e lavorazione dell'amianto è fuori legge, ma paradossalmente non la vendita.

Le leggi in Italia non obbligano la rimozione, a meno che, come prevede la legge 257\92, questo non crei un pericolo per la salute e l'Ambiente a causa della mancata integrità; inoltre chi ha necessità di farlo non godrà di nessuna agevolazione, per cui o la si fa per conto proprio con i consigli tra poco descritti, o ci si rivolgere a ditte specializzate ma a costi davvero esorbitanti, ad esempio per smaltire due metri quadri si può spendere dai 1000 ai 1500 euro.

Attualmente in alcune Regioni le uniche agevolazioni che sono stanziate sono per chi sostituisce completamente un tetto in amianto, a patto però che lo faccia con dei panelli fotovoltaici. Forse ciò che ai piani alti trascurano sono i piccoli oggetti di uso comune, che spesso e volentieri si sostituiscono, tra l'altro con modalità non sempre lecite, come ad esempio tubi, grondaie, comignoli. Basti pensare a tutte le ristrutturazioni ordinarie che si fanno agli edifici.

Come smaltirli da soli:

  1. Innanzi tutto prima di fare qualsiasi opera, bisognerà proteggersi con mascherina, occhiali da protezione, guanti e tuta usa e getta con copricapo.
  2. Dopo bisognerà spalmare sull'oggetto in questione dei materiali "incapsulanti" come ad esempio la colla vinilica, diluita con acqua e qualche goccia di colorante per aver modo di verificare la totale copertura della superfice, facendo però sempre attenzione che nel momento in cui lo si smonta non si ricorra ad attrezzi perforanti come il trapano, o taglienti come la sega. Per l'applicazione di tale composto basta una pompa da giardiniere, quella utilizzata per spruzzare gli antiparassitari.
  3. Dopo di che questi rifiuti bisognerà sigillarli all'interno di teli di plastica, etichettarli indicandone il contenuto e depositarli gratuitamente nelle piattaforme ecologiche attrezzate presenti in ogni regione (P.E.A.)
  4. Dopo tutto ciò l'area di lavoro va completamente pulita con acqua.

Importante: durante l'operazione non si dovrà né fumare, né mangiare.