L'anno 2013 siè chiuso coi festeggiamenti di rito, ma una notizia in particolare ha turbato l'opinionepubblica. Il Vesuvio, il vulcano di Napoli è pronto a rimettersi inattività?

Eruzione Vesuvio: Gianni Lannes

Il 31dicembre 2013 il giornalista investigativo Gianni Lannes, sul proprio sito, hatoccato per l'ennesima volta l'argomento relativo alla situazione del Vesuvio,ribadendo il rischio di un'imminente e catastrofica eruzione che coinvolgerebbecirca due milioni di potenziali vittime.

Eruzione Vesuvio: il vulcanologo NakadaSetsuya

A fineestate 2013, il vulcanologo giapponese di fama mondiale Nakada Setsuya, avevagià dichiarato senza mezzi termini che 'il Vesuvio erutterà, è sicuro perché èun vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando'.

Inoltre, sempresecondo Setsuya, il piano predisposto dalla Protezione Civile, checoinvolgerebbe i 18 Comuni abitati potenzialmente interessati da una eruzionedel Vesuvio, potrebbe non essere sufficiente a garantire l'incolumità dellepersone.

Eruzione Vesuvio: le cifre

Per ilmomento, la Regione Campania si è limitata a ridefinire il numero di residentiche andrebbero evacuati nel caso in cui il Vesuvio eruttasse, aggiornando lacifra da 500.000 a 800.000 abitanti per quanto riguarda l'area vesuviana e a400.000 abitanti per quanto riguarda la zona dei Campi Flegrei.

Eppure,sempre nella denuncia di Lannes, lo scenario atteso dalle autorità italianesarebbe ben più catastrofico e ciononostante la Protezione Civile sarebbe deltutto inerte.

Nelle tre fasi in cui potrebbe dipanarsi un'eventuale eruzionedel Vesuvio (colonna eruttiva con successiva pioggia di lapilli e ceneri,colate piroclastiche, colate di fango) la popolazione potenzialmente coinvoltadal fenomeno si aggirerebbe intorno ai due milioni di unità.

Le cifrerelative alla cosiddetta 'zona rossa' sono preoccupanti: dal 1951 al 2001 nei18 comuni compresi in tale area si è assistito a un incremento demografico parial 56,3 per cento (da 353.172 a 551.837 abitanti), e a un incremento del numerodi abitazioni superiore al 200% (da 73.141 a 187.407 edifici).

Di fronte atali cifre, è evidente che l'efficacia di un 'piano di emergenza' dipende dallacapacità di previsione da parte degli organi preposti. La reale previsione nonpuò andare oltre i tre giorni, ma 72 ore non costituiscono un arco temporale sufficienteper evacuare un milione di persone.

La realtà èche in certe zone è stato consentito di costruire indiscriminatamente con laconnivenza delle autorità politiche e non.

Eruzione Vesuvio: solo una boutade orischio concreto?

Il Vesuvio èun vulcano attivo ed è considerato, dai massimi esperti in materia, uno deivulcani a maggior rischio nel mondo. Il rischio, dunque, c'è, anche se non èpossibile collocarlo precisamente da un punto di vista cronologico.

Quando il Vesuvio erutterà, sarà l'ennesima strageannunciata.