Negli ultimi anni le nostre città, specialmente le più popolose, accumulano nell'aria grandi quantità di sostanze nocive prodotte dagli scarichi delle auto, dai riscaldamenti e dalle fabbriche. Per questi motivi, le amministrazioni locali cercano di adottare dei provvedimenti per limitare i danni come il blocco del traffico oppure il ricorso alle targhe alternate, rimedi tampone e mai definitivi.    

Dalla Cina arriva un sistemasingolare per contrastare l’inquinamento urbano. Secondo Shaocai Yu, unricercatore dell’università cinese di Zhejiang e di quella americana del NorthCarolina, è possibile ridurre lo smog, “innaffiando” le città con degliirrigatori collocati in cima ai palazzi più alti, riproducendo in tal senso labagnatura di un giardino con tutti i benefici che ne conseguono.

Lo studio è stato pubblicatosulla rivista Environmental Chemistry Letters: l’idea si propone di simulareuna pioggia, per abbassare il livello delle sostanze inquinanti disciolte nellemegalopoli cinesi e nel contempo di ridurre la foschia che avvolge i centri.L’acqua utilizzata per l’irrigazione, non andrebbe dispersa ma conservata per iperiodi di maggiore scarsità.

Dunque, stando alle analisieseguite da Yu, grazie a questo sistema di geoingegneria si potrebbe garantireil livello delle polveri sottili, al di sotto dei 35 microgrammi per metrocubo, un risultato che farebbe respirare non di poco le metropoli cinesi,afflitte da un altissimo livello di smog causa di centinaia di migliaia dimorti ogni anno.

Nel 2011 infatti, secondo Greenpeace, in Cina sono decedutecirca 250.000 persone per l’inquinamento. Per tali motivi, leuniversità cinesi stanno investendo molte risorse per risolvere il problema.

Ma in realtà, il progetto diridurre le sostanze inquinanti delle metropoli con una pioggia artificiale, èstato già applicato con successo a Teheran, alcuni anni fa.

Nel 2010, nellacapitale iraniana, a causa del forte inquinamento, le autorità feceroprecipitare sulla città masse d’acqua continue dagli aerei, ottenendo risultatisoddisfacenti per l'aria cittadina.

Sarà questo, da ora in avanti, unodei sistemi per contrastare l’inquinamento che investe i grandi centri urbani?