La vicenda del MUOS di Niscemiassume connotati paradossali. Nei giorni scorsi difatti i militari della basedi Sigonella avrebbero rifiutato la ricezione del plico da parte del funzionareproveniente dalla Regione siciliana, plico che conteneva la comunicazione riguardanteil procedimento di revoca delle autorizzazioni per proseguire i lavori direalizzazione della stazione radar USA.

Già nei giorni scorsi la base diSigonella aveva rispedito al mittente una prima raccomandata della Regione, datata11 gennaio, con cui si annunciava l'avvio della procedura di sospensione deilavori.

In altre parole, come rende noto Adnkronos, la base americana fino adoggi non ha mai ricevuto una notifica o una comunicazione ufficiale delledecisioni della Regione Sicilia. L'assessore Mariella Lo Bello però precisa,come si legge sul Corriere della Sera, che al momento "i lavori sono sospesi".

Da parte americana si sta tentando dunque un ammiccamentoverso le istituzioni siciliane allo scopo di stimolare una riconsiderazionedella decisione adottata. Una comunicazione ufficiale del Consolato USA,riportata da Libero, afferma che "dal 2005, la Marina statunitense opera astretto contatto con il Ministero della Difesa per far sì che il sito MUOS inSicilia ottemperi alle normative italiane, dell'Unione Europea e degli StatiUniti". "Gli esiti di due studi sulla sicurezza condotti dalla Marinastatunitense e dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (Arpa)della Regione Sicilia – continua il comunicato consolare - indicano che dopol'installazione del MUOS le emissioni elettromagnetiche presso il sito vicinoNiscemi rimarranno ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Gli studidimostrano anche che il MUOS non interferirà con i sistemi di comunicazionedell'aeroporto di Comiso. Inoltre, il sito MUOS alle Hawaii, operativo dal2009, si trova a meno di 20 Km dall'aeroporto internazionale di Honolulu, e none' stata registrata alcuna interferenza con le attività aeroportuali. Il MUOSsarà pienamente operativo solo a seguito della certificazione da parte delleautorità italiane di un rapporto post-installazione sugli effettiambientali".

"Gli Stati Uniti – conclude il comunicato - sono impegnati adadottare tutte le misure di mitigazione tecnicamente compatibili per ridurre ilivelli di esposizione ai campi elettromagnetici, e continuano ad esploraretecnologie alternative e innovative per ridurre i consumi energetici e leemissioni presso il sito. Abbiamo ribadito il nostro impegno a condurre unmonitoraggio continuo e a trasmettere tutti i risultati all'Arpa Siciliaattraverso canali di comunicazione dedicati e stiamo installando una rete dicavi e connessioni a fibra ottica per consentire al Ministero della Difesa eall'Arpa di effettuare rilevamenti nell'area attorno al sito".